Cor
26 novembre 2019
La novità: Mario Bruno pronto alle dimissioni
«Penso in Comune sia finito un ciclo. E sono contento di aver fatto quello che ho fatto grazie alla collaborazione di tanti». Un prestigioso incarico in una Fondazione internazionale alla base della scelta dell'ex sindaco di Alghero. «Penso sia meglio così per tutti. Per crescere tutti anche come classe dirigente»

ALGHERO - Conto alla rovescia per la prima staffetta tra i banchi del Consiglio comunale di Alghero. Ed il cambio è di quelli "epocali" per una realtà come quella algherese: Mario Bruno, già sindaco e consigliere regionale, leader indiscusso della coalizione di Centrosinistra negli ultimi dieci anni, ma certamente uno tra i politici più acuti e autorevoli che la città abbia espresso, si dice pronto alle dimissioni da consigliere comunale. Un ruolo un pochino stretto, probabilmente, quello di membro di opposizione in Comune, sicuramente difficilmente conciliabile col nuovo prestigioso incarico che da qualche giorno l'ex sindaco si onora di ricoprire per conto di una Fondazione internazionale che si occupa di cooperazione con progetti e sedi in numerosi paesi del mondo.
«Considero di grande dignità il ruolo di consigliere comunale e - anche se ogni tanto perdo la pazienza - non c’è nessuno piccolino quando rappresenta il popolo. O frazione di esso, ma sempre popolo. Quindi massimo rispetto attribuisco e attribuiamo al ruolo di consigliere comunale. Ruolo fra l’altro ingrato e vedo con che passione e impegno i miei colleghi lo esercitano. Per me, penso in Comune sia finito un ciclo. E sono contento di aver fatto quello che ho fatto grazie alla collaborazione di tanti» sottolinea Mario Bruno.
Dal canto suo le dimissioni da Consigliere comunale non corrisponderanno ad un abbandono dell'attività politica e sociale su Alghero, tutt'altro.
«Continuerò a lavorare per la mia città e per la mia isola» precisa, ricordando la nuova scuola di formazione politica appena presentata che interesserà l’Isola e coinvolgerà Alghero fino a condurre a Bruxelles con tanti docenti e testimonial di rilievo, «ma forse appena si creeranno le condizioni non più in un ruolo istituzionale diretto». «Penso sia meglio così per tutti. Per crescere tutti anche come classe dirigente. E mi pare, i frutti si vedano già. Sono ottimista proprio perché abbiamo seminato bene» conclude Mario Bruno (nella foto). Il quoziente in aula sarà espresso dal Partito democratico: primo dei non eletti, Enrico Daga, segue Alma Cardi.
|