Assolto da tutte le accuse, il carabiniere Francesco Silanos, algherese di 39 anni arrestato nel 2008 con l´accusa di peculato, calunnia e spaccio. La sentenza ieri in tarda serata
ALGHERO - Assolti da tutti i capi di imputazione, in alcuni casi per non aver commesso il fatto, in altri perché il fatto non sussiste. È la clamorosa sentenza, dopo quasi dieci ore di camera di consiglio, nel processo d'appello al carabiniere Francesco Silanos, algherese di 39 anni arrestato nel 2008 con l'accusa di peculato, calunnia e spaccio.
La svolta ieri in tarda serata, quando la Corte d'Appello di Sassari ha cancellato il giudizio di primo grado, che condannava a 18 anni di carcere l'appuntato assistito dal legale Maurizio Serra. Stessa decisione per il collega Leonardo Riu, condannato a due anni di reclusione e difeso dall'avvocato Pietro Piras. Nelle scorse settimane il sostituto procuratore generale Sergio De Nicola aveva chiesto l'assoluzione [
LEGGI]. Accolte le ragioni della difesa sull'inverosimilità della situazione: secondo la Corte non ci sarebbe stata alcuna ragione di credere che Silanos abbia organizzato i colpi, correndo rischi enormi senza poter trarre benefici.
I fatti risalgono al 2007 e 2008. Sulla vicenda si era interessata la Procura che aveva condannato in primo grado l'appuntato e un pregiudicato di Sennori per aver messo in scena dei falsi blitz antidroga per cui finirono in carcere sette persone [
LEGGI]. Incalzato dagli inquirenti, il disoccupato aveva riferito al sostituto procuratore della Repubblica di essere stato un confidente del Silanos e di essere stato "usato" per alcune operazioni.