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A.B. 19 marzo 2016
Tunisi: Pigliaru incontra rappresentanza Nobel
«Lavoriamo per progetti concreti. Abbiamo coinvolto le altre Regioni», dichiara il presidente della Regione Autonoma della Sardegna, che annuncia: «entro fine anno, bando Eni da 84milioni di euro»
Tunisi: Pigliaru incontra rappresentanza Nobel

CAGLIARI - L'ultimo appuntamento di Francesco Pigliaru, ieri (venerdì), a Tunisi, è stato riservato ad alcuni rappresentanti del gruppo per il dialogo nazionale tunisino, che nel 2015 hanno ricevuto il premio Nobel per la Pace. «Abbiamo mantenuto la promessa fatta a Cagliari lo scorso gennaio in occasione della vostra visita e oggi siamo arrivati qui per condividere la prospettiva di progetti comuni a sostegno del processo democratico», ha detto il presidente della Regione Autonoma della Sardegna ai rappresentanti del Sindacato.

«Abbiamo coinvolto le altre Regioni – ha spiegato Pigliaru - anche le più ricche, in questo percorso comune che può permetterci di mobilitare risorse, di investire con sempre maggiore determinazione in progetti comuni, costruendo un tessuto di fiducia reciproca. Il lavoro svolto sinora ci consente di avere le idee già molto più chiare sulla direzione da seguire, e indirizzeremo su questa le altre regioni, preparandole alle prossime iniziative che sono all'attenzione del governo italiano. Intanto lavoriamo con il programma Eni, che è centrato sulla cooperazione tra le sponde del Mediterraneo, che oggi ha avviato proprio qui a Tunisi la fase operativa. Conta 209milioni di euro, la partecipazione di 13 Paesi e oltre 95 territori, con 185milioni di persone. Entro la fine dell'anno uscirà il primo bando da 84milioni per scrivere progetti in cooperazione soprattutto su inclusione sociale, istruzione, formazione e lavoro, e ognuno di questi può essere finanziato sino a 3milioni di euro».

«Come condizione obbligatoria è la presenza di un attore della sponda sud del Mediterraneo e sarebbe importante che una buona parte di questi arrivasse alla Tunisia, che è un partner di riferimento in molti settori a cominciare dall'agroalimentare. E siccome lo sviluppo economico passa attraverso mercati aperti, naturalmente la nostra posizione è a favore dell'importazione in Europa dell'olio tunisino, non facendoci concorrenza, ma cooperando - ha concluso il presidente della Regione Sardegna - Solo quando si ha la possibilità di collaborare, di scambiare informazioni, di chiudere accordi che permettano a tutti di cogliere opportunità, si può davvero crescere insieme».

Nella foto: un momento dell'incontro



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