Sergio Ortu
2 novembre 2003
Anfore sequestrate, i reperti confiscati dai Carabinieri hanno una data
Appartenevano al periodo compreso tra il III° secolo Avanti Cristo e I°e III° secolo dopo Cristo

Sono state consegnate nei giorni scorsi le analisi sui resti di alcune anfore, sequestrate dai carabinieri di Fertilia nell’ambito di un’operazione condotta dalla compagnia di Alghero e finalizzata alla repressione del traffico di stupefacenti. In seguito ad alcune perquisizioni nell’abitazione di un noto pregiudicato algherese effettuate nel mese di luglio scorso, i militari di Fertilia avevano rinvenuto tre grossi resti archeologici di tre anfore. Immediata la consegna agli esperti della Soprintendenza archeologica di Sassari. E sulla base delle analisi effettuate dal dott. Rubens D’Oriano, detti reperti risalirebbero al periodo compreso tra il III° secolo Avanti Cristo e I°e III° secolo dopo Cristo. Delle tre anfore, due venivano probabilmente utilizzate per contenere vino e di fattura rispettivamente “greco-italica” e “dressel”. La terza anfora più recente del I° e III° secolo d.c. sarebbe di fattura iberica era utilizzata per l’olio. La provenienza di due reperti è chiara, visto che presentano segni d’incrostazioni marine ed è molto probabile si trovassero nei fondali di Porto Conte. Mentre per il terzo reperto è difficile ipotizzare la sua localizzazione essendo privo di terra e incrostazioni in superficie. Il pregiudicato nella cui abitazione sono state rinvenuti i reperti, è stato denunciato sia perché in possesso di droga che per ricettazione di oggetti archeologici.
|