A.B.
10 giugno 2016
Oristano celebra la festa della Marina
Oggi, la Marina Militare Italiana celebra la sua festa ricordando l’impresa di Premuda del 1918, una delle più belle e gloriose vittorie italiane sul mare

ORISTANO – Oggi, venerdì 10 giugno, la Marina Militare Italiana celebra la sua festa ricordando l’impresa di Premuda del 1918, una delle più belle e gloriose vittorie italiane sul mare. Quella mattina di 98 anni fa, il capitano di Corvetta Luigi Rizzo, al comando di due piccoli Mas (motoscafo armato silurante) attaccò la squadra navale austroungarica al largo di Premuda, nell’Adriatico settentrionale. Un’impresa apparentemente folle, ma che invece si rivelò eroica. I due siluri, infatti, centrarono la fiancata della Corazzata Santo Stefano, a quel tempo vanto della flotta nemica e così la grande nave iniziò ad inabissarsi, mentre Rizzo ed i suoi uomini riuscivano a disimpegnarsi dalla caccia della scorta avversaria e raggiungere Venezia.
Questa mattina, per ricordare quell’evento, anche nella Capitaneria di Porto di Oristano è stata celebrata la festa della Marina Militare, così come disposto dal capo di Stato Maggiore della Marina Militare Giuseppe De Giorgi (ammiraglio di Squadra). Alla presenza di una rappresentanza della sezione locale dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia e di tutto il personale della Capitaneria di Porto di Oristano, ha avuto luogo la cerimonia dell’alzabandiera, presieduta dal comandante della locale Capitaneria di Porto, il capitano di Fregata Erminio di Nardo.
Poi, è stata data lettura dei messaggi di auguri inviati dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, dal capo di Stato Maggiore della Difesa, il generale Claudio Graziani e dall'ammiraglio capo De Giorgi. Il comandante Di Nardo, durante il suo intervento, dopo aver ringraziato i presenti per la sentita partecipazione e tutto il personale per il lavoro quotidianamente svolto a favore della collettività marittima, ha voluto ricordare anche i colleghi della torre piloti di Genova, scomparsi nella notte del 7 maggio 2013 mentre svolgevano il proprio lavoro, chiedendo di stringersi in un minuto di silenzio.
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