Questione cittadini stranieri, il centrosinistra attacca: «Persi i finanziamenti per la comunità Rom». Dure critiche anche per le dichiarazioni di Tedde su Khalati: «Dal Sindaco un atteggiamento ottuso e irrispettoso»
ALGHERO – L’incendio al furgone di Mamadou Cheikh Gey continua a infiammare il dibattito politico. Questa volta a intervenire è la coalizione di centrosinistra, che a dieci giorni dal grave
episodio attacca senza mezzi termini il sindaco e l’Amministrazione. Le forze di opposizione criticano le
dichiarazioni di Marco Tedde, che dai banchi di via Columbano aveva ridotto il rogo a un atto sporadico all’interno di un contesto di apertura e tolleranza della città di Alghero. «Parole auto assolutorie intrise di ipocrisia», accusa la minoranza, che denuncia inoltre l’atteggiamento del sindaco nei confronti del rappresentante dei Verds Abed Khalati, oggetto di dure critiche da parte del primo cittadino sempre durante il consiglio comunale del dodici febbraio: «In quella occasione il sindaco Tedde ha anche formulato oscure minacce nei confronti di Abed Khalati,– attacca il centrosinistra – che sulla stampa aveva denunciato uno stillicidio di episodi di intolleranza di cui da tempo sono vittime gli stranieri che risiedono ad Alghero, rilevando contemporaneamente l’indifferenza dell’Amministrazione». Alla coalizione del centrosisnitra non è andato giù soprattutto il tono «sprezzante» con il quale Marco Tedde ha fatto riferimento a Khalati, indice di «un atteggiamento ottuso e irrispettoso, del tutto inadeguato. Il sindaco Tedde ignora – dichiara la coalizione – o fa finta di ignorare, che “questo signore”, nostro concittadino, è cittadino italiano da circa vent’anni, stimato professionista, , impegnato nella politica e attivo da anni in città nel campo del volontariato sociale. E d´altronde se poi si fosse trattato di uno cittadino straniero – prosegue – magari “accolto e integrato”, per quale motivo non avrebbe potuto esprimere, ad alta voce, valutazioni su azioni e atteggiamenti sbagliati che ledono gravemente la dignità e la sicurezza di persone che hanno scelto Alghero per sentirsi protetti in un ambiente accogliente?». Secondo l’opposizione il sindaco non accetta di essere richiamato ai suoi doveri, «c’è in lui una cultura incapace di aprirsi verso gli altri, incapace di esprimere autentica solidarietà nei confronti dei più deboli, dei più esposti. Una riprova di questo – spiega – è per esempio la totale assenza di iniziative della sua Amministrazione per offrire alla comunità dei rom, che risiede ad Alghero da trent’anni, condizioni abitative e di vita decenti, come la legge prevede». La squadra delle primarie denuncia come l’amministrazione abbia perso il finanziamento regionale per il campo nomadi per mancanza di volontà e progettualità: «molti dei rom residenti ad Alghero sono nati tra di noi, sono algheresi di nascita e alcuni sono già cittadini italiani a tutti gli effetti. Chi ne dovrebbe tutelare il diritto alla salute e a una vita in condizioni igieniche civili? E’ possibile che il sindaco Tedde non provi alcuno scrupolo a pensare che per sua responsabilità, per sua grave omissione, delle famiglie numerose, residenti ad Alghero da tanti anni, con molti bambini, continuano a soffrire e a vivere in condizioni inaccettabili?». L’immobilismo dell’ amministrazione comunale si evince, secondo la coalizione di centrosinistra, sardista e dei movimenti, anche dagli atti del Consiglio, «nei quali risulta che la IV Commissione (Servizi Sociali) si è riunita solo 10 volte in cinque anni. Il ritardo che si è accumulato nel predisporre adeguati servizi che vengano incontro alle esigenze di tutti i residenti, italiani e stranieri – chiude il centrosinistra – ha allontanato Alghero da un percorso di crescita civile relegandola fra le ultime città per qualità della vita».
Nella foto il furgone incendiato