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A.B. 13 luglio 2016
Incendio di Sedilo: primo resoconto dei danni
«Urgente sbloccare i premi comunitari e supportare le imprese nella ricostruzione delle recinzioni aziendali», chiedono i vertici della Coldiretti
Incendio di Sedilo: primo resoconto dei danni

SEDILO - Coldiretti ha completato in questi giorni l’analisi dei danni subiti dai propri soci di Sedilo a causa dell’incendio dei giorni scorsi [LEGGI]. A«bbiamo sentito tutti i nostri associati – spiega Bachisio Medde, segretario di zona della Coldiretti – e lo scenario è davvero preoccupante. Le aziende nostre associate colpite sono 103, per un ettaraggio complessivo andato in fumo di oltre 1100ettari, e fortunatamente con danni sporadici a strutture ed attrezzature. Sicuramente le attestazioni di solidarietà che arrivano da tutta l’Isola stanno aiutando le aziende a tamponare nell’immediato, ma gli allevatori hanno necessità di liquidità. Altra problematica, che farà maggiormente sentire i propri effetti da settembre, è la pressochè totale distruzione delle recinzioni aziendali».

«La situazione complessiva – chiarisce Giuseppe Casu, direttore di Coldiretti Oristano – richiede un impegno forte della Regione su vari fronti: innanzitutto è fondamentale accelerare lo sblocco dei pagamenti comunitari, indennità compensativa benessere degli animali in primis. Abbiamo sentito le rassicurazioni complessive scaturite dall’incontro del governatore Pigliaru e dell’assessore Falchi con il ministro Martina in ordine alla riorganizzazione di Agea, ma su queste aziende serve un canale preferenziale».

«Altro tema importante è quello della ricostruzione delle recinzioni: si tratta di un investimento troppo oneroso per le imprese già fiaccate dall’incendio, per cui chiediamo alla Regione di lavorare all’individuazione di uno strumento dedicato che possa supportare finanziariamente le aziende nelle attività di ricostruzione: purtroppo la sola misura 4.1 difficilmente potrà offrire l’aiuto necessario. L’appello – conclude Casu – è che dopo la vicinanza della prima ora, la Regione non lasci sole le aziende colpite proprio nel momento più difficile, e le accompagni verso il ritorno alla “normalità” produttiva».



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