A.B.
14 luglio 2016
Concessioni demaniali: proroga bocciata
«Nessun effetto negativo immediato in Sardegna», dichiara l´assessore regionale Cristiano Erriu. «Chiediamo alla Regione di mettere mano alle linee guida», chiede il presidente regionale del Sib Alberto Bertolotti. «A rischio 600 imprese e 5mila dipendenti», è l´allarme lanciato dal consigliere regionale Marco Tedde

ALGHERO - La Corte Europea ha bocciato la proroga automatica decisa dall'Italia per le concessioni demaniali marittime e lacustri fino al 31 dicembre 2020. Riprendendo le conclusioni firmate a febbraio dall'avvocato generale nelle cause che coinvolgono alcuni gestori sardi di stabilimenti e la Promoimpresa operante sul Lago di Garda, i giudici hanno sentenziato che il diritto dell'Unione è contrario alla proroga automatica in assenza di gare, in particolare per le strutture con “interesse transfrontaliero certo”.
E ora cosa cambierà? «Sulle concessioni esistenti non ci sarà alcun effetto negativo immediato», spiega l'assessore regionale all'Urbanistica ed Enti locali Cristiano Erriu, mentre il presidente regionale del Sib Alberto Bertolotti commenta «alla Regione Sardegna chiediamo di mettere mano con decisione alle linee guida per la pianificazione dei litorali attualmente costruite secondo un impianto demenziale». «Come ampiamente previsto, la Corte di Giustizia Europea ha annullato la proroga al 2020 delle concessioni balneari italiane disposta dalla normativa nazionale in quanto la scelta dei titolari non rispetterebbe i principi in materia di selezione trasparente e imparziale», commenta il vice capogruppo di Forza Italia Marco Tedde.
«Stabilimenti che oggi, comunque, in applicazione della strampalata legge regionale 8 del 2015, allorché insistano in litorali urbani in comuni sprovvisti di Pul, che sono quasi tutti, potranno tenere aperto solo per novanta giorni all’anno. Una situazione catastrofica. La conseguenza è che ad oggi in Sardegna - sottolinea l'ex sindaco di Alghero - si rischia la chiusura di seicento stabilimenti, che danno lavoro a circa 5mila dipendenti. Oggi più che mai è indispensabile che venga approvata con estrema urgenza la proposta di legge n.314 di Forza Italia, che in previsione di ciò e nelle more della revisione del quadro normativo propone la modifica della Legge regionale 8 al fine di consentire l’apertura per tutto l’anno delle concessioni insistenti nei litorali urbani in Comuni privi di Pul, e successivamente prevedere che eventuali nuovi aggiudicatari delle concessioni siano tenuti ad indennizzare i vecchi concessionari corrispondendo una somma a titolo di indennizzo per gli investimenti già effettuati. Ma occorre agire in fretta - chiude il consigliere regionale azzurro- per dare un minimo di tutela a questi imprenditori che costituiscono una parte importantissima della filiera turistica e offrono servizi che qualificano positivamente il prodotto turistico sardo».
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