Canzoni d´autore ed un finale a tempo di musica per il 31esimo Festival organizzato dal Cedac, con il concerto del cantautore Piero Marras, una delle voci più note e apprezzate dell´Isola, protagonista domani a Lo Quarter insieme ad un affiatato ensemble, con la partecipazione straordinaria dell´eclettico polistrumentista Gavino Murgia ai sassofoni
ALGHERO - Canzoni d'autore ed un duplice finale a tempo di musica per il 31esimo Festival La Notte dei Poeti, organizzato dal Cedac, con il concerto del cantautore Piero Marras, una delle voci più note ed apprezzate dell'Isola, protagonista ieri al Teatro Romano di Nora e domani, domenica 7 agosto, alle ore 21.30, a Lo Quarter di Alghero, insieme ad un affiatato ensemble, con la partecipazione straordinaria dell'eclettico polistrumentista Gavino Murgia ai sassofoni. Un'intrigante antologia di canzoni, dai brani “storici” ai nuovi successi per un (auto)ritratto sul filo delle note: l'artista nuorese, icona della cultura sarda del Novecento, capace di fondere innovazione e tradizione, chiuderà in bellezza la storica kermesse nata tra le antiche pietre della città fenicio-punica e poi romana, ed ora approdata anche sulla Riviera del Corallo.
Quarant'anni di musica e canzoni per un progetto originale, che ripercorre i primi, intensi quattro decenni di concerti e vita on the road di Marras, dagli esordi a metà degli Anni Sessanta con band come Jollymen ed I Granchi, ed ancora i Nobili e gli Yamaha, alla conquista della scena nazionale del progressive rock con il Gruppo 2001, poi la scelta di intraprendere un percorso da solista, seguendo la propria inclinazione spiccatamente cantautorale. Un affascinante viaggio sonoro per riscoprire le melodie più belle ed i testi più significativi del cantautore nuorese: tra poetiche ballads e l'energia del rock, echi della tradizione e sonorità contemporanee affiorano frammenti di vissuto e l'amore per l'Isola, ma anche l'indignazione e l'amarezza per le ingiustizie, il senso d'identità e l'impegno civile. Sotto i riflettori, Piero Marras (pianoforte, chitarra e voce) riproporrà le canzoni emblematiche che riflettono i momenti cruciali della sua evoluzione artistica e personale, alternando i pezzi più famosi ed altri meno conosciuti, attingendo al vasto repertorio che comprende brani in italiano ed in sardo, dagli album in limba (“Abbardente”, “Funtanafrisca” e “Tumbu”) a pezzi come “A volte il cuore” (scritto per Andrea Bocelli e contenuto in “Sogno”) e citazioni da “Ali di stracci” (che segna l'incontro tra la musica del cantautore e le parole di Salvatore Niffoi.)
Sul palco, accanto a Marras, un solido quintetto, formato da Maurizio Vizilio alla batteria, Stefano Casti al basso, Gianluca Gadau alla chitarra, Manuel Rossi Cabitza tra fisarmonica e pianoforte e Roberto Putzu alle tastiere: un agguerrito ensemble per dar corpo e sostanza ritmica alle melodie, in un raffinato gioco di accostamenti, tra differenti atmosfere e paesaggi sonori. Special guest il polistrumentista nuorese Gavino Murgia ai sassofoni: un incontro atteso tra il cantautore che ha fatto sua la questione dell'identità e della difesa de sa limba, ed il talentuoso jazzista, suo conterraneo, per dare inizio ad una nuova avventura musicale. Un nuovo percorso sul filo delle note e delle emozioni, un nuovo capitolo dell'intensa e feconda carriera di Piero Marras, un artista che ha saputo esprimere la gioia e il dolore, la felicità e l'orgoglio di appartenere ad una terra antica, ma anche le ferite dell'anima, l'amarezza, la nostalgia ed i dubbi di fronte all'incalzare della modernità.
Nella foto: Piero Marras