L´edizione numero ventinove è in programma fino a martedì 16 agosto tra Berchidda ed altri centri del nord Sardegna. Si parte con il duo Musica Nuda di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti
in concerto su una nave della Sardinia Ferries in viaggio da Livorno a Golfo Aranci
BERCHIDDA - Time in Jazz in rampa di lancio. Lunedì 8 agosto, prende il via il consueto appuntamento di mezza estate in Sardegna con il festival internazionale ideato e diretto da Paolo Fresu nel suo paese natale, Berchidda, ma che come sempre coinvolge tanti altri centri del nord Sardegna: Bortigiadas, Calangianus, Chiaramonti, Ittireddu, Loiri Porto San Paolo, Mores, Ozieri, Pattada, Posada, San Teodoro, Telti, Tempio Pausania e Tula sono quest'anno le tappe del circuito di concerti che vanno in scena nel mattino e nel pomeriggio in luoghi rappresentativi della realtà socio-culturale del posto o di valore storico o naturalistico. Inoltre, in questa 29esima edizione, ed è una novità, la rassegna Time in Sassari, il consueto prolungamento di Time in Jazz in territorio sassarese, farà anche da “prologo” al festival, aprendo lunedì la nove giorni di musica in terra sarda con due concerti in programma a Sorso
[LEGGI] ed a Sassari, e poi chiudendo i giochi otto giorni dopo, martedì 16, con un altro doppio impegno, stavolta a Cheremule ed all'Argentiera.
Proseguendo l'ideale percorso “anatomico” inaugurato due anni fa, dopo le edizioni all'insegna di “Piedi” e di “Ali”, Time in Jazz si riconosce stavolta sotto il titolo “Occhi”, spunto tematico e filo rosso per nove giornate di musica (e non solo). Il jazz internazionale è rappresentato da artisti del calibro del sassofonista americano Charles Lloyd e del clarinettista e sassofonista francese Michel Portal; la scena italiana trova invece spazio con il quintetto della cantante Ada Montellanico, il duo del clarinettista Gianluigi Trovesi e del fisarmonicista Gianni Coscia, il quartetto “Four And More”, il bandoneonista Daniele di Bonaventura, i pianisti Alessandro Di Liberto, Antonio Zambrini, Stefano Battaglia; il duo Musica Nuda (della cantante Petra Magoni e Ferruccio Spinetti), il progetto Bam “del contrabbassista Marco Bardoscia con il quartetto d'archi Alborada e la pianista Rita Marcotulli). In un programma sul tema degli occhi non poteva mancare la giusta attenzione per gli artisti non vedenti: ecco dunque il pianista americano Justin Kauflin, la coppia malianaAmadou & Mariam, la cantante e pianista italiana Silvia Zaru.
Il cartellone propone poi progetti “trasversali” come il duo Bugge Wesseltoft–Christian Prommer o la “Norma” di Bellini riletta in chiave jazzistica da Paolo Silvestri ed affidata all'esecuzione di un organico che mescola musicisti dell'Orchestra Jazz del Mediterraneo e dell'Orchestra Jazz della Sardegna con Paolo Fresu solista. Ed ancora, progetti speciali come “Il tempo in posa”, con le foto di Pino Ninfa e la musica del pianista svedese Jan Lundgren, produzioni originali, come gli inediti duo del polistrumentista Mino Cinelu con lo stesso trombettista di Berchidda e con Rita Marcotulli, o come “Cecità”, un lavoro ispirato all'omonimo romanzo di José Saramago con l'attore Giuseppe Battiston e le musiche di Fresu e di Bonaventura. Un programma ricco e variegato, dunque, in cui trovano spazio anche il chitarrista Tuareg Bombino con il suo desert blues, il progetto Last Of Songs degli israeliani Irit Dekel ed Eldad Zitrin, il pianista Cesare Picco, i poeti improvvisatori Bruno Agus e Salvatore Scanu, la Banda Bernardo De Muro e la Funky Jazz Orkestra di Berchidda. All'ampia parte musicale del festival, si affianca come di consueto il Pav, il Progetto Arti Visive curato da Giannella Demuro ed Antonello Fresu, con una rassegna di opere video a cura di Valerio Dehò ispirata al tema degli Occhi. All'insegna dello stesso leitmotiv, è improntato anche un altro momento immancabile, la selezione di film e documentari curata dal regista Gianfranco Cabiddu e dal gruppo cinema di Time in Jazz. Non mancano nemmeno quest'anno varie iniziative di promozione e sensibilizzazione ambientale targate Green Jazz, così come ritornano gli appuntamenti di Wine Book, gli incontri e le presentazioni di libri in alcuni caffè e bar del centro di Berchidda.
Nella foto: Charles Lloyd