A.B.
7 ottobre 2016
Seconda serata per il Karel Music Expo
Al Ghetto di Cagliari, workshop per musicisti ed artisti dello spettacolo, poi corti d´autore. Musica a partire dalle ore 20 al Giardino Sotto le Mura con Trigale, Carlo Addaris ed Ultra Violent Rays; dalle 22, al Teatro Civico di Castello, con Stuart Braithwaite, Soviet Soviet e Wrongonyou

CAGLIARI - Seconda serata, oggi (venerdì), a Cagliari, per il Karel Music Expo, il “festival delle culture resistenti” ideato ed organizzato dalla cooperativa Vox Day, quest'anno alla sua edizione numero dieci. Il cartellone, che andrà avanti in varie date fino a domenica 23, concentra in questo fine settimana la sua parte più corposa, articolata tra il Giardino sotto le Mura, in Viale Regina Elena, e la consueta cornice del quartiere storico di Castello, al Teatro Civico, in Via De Candia, ma anche al Ghetto, in Via Santa Croce. Qui sono in programma due diversi appuntamenti, che precedono la serata musicale di oggi: alle pre 17.30 (e fino alle 18.30) si parlerà di adempimenti fiscali e contributivi in “Esibirsi in regola”, un workshop dedicato ai musicisti ed agli artisti dello spettacolo a cura della cooperativa Esibirsi di Pordenone. L'iscrizione è gratuita, ma occorre prenotarsi tramite la segreteria di Vox Day (telefonando al numero 070/840345, o inviando una e-mail all'indirizzo web info@voxday.com).
A seguire, alle 19, la seconda e ultima serie di proiezioni del Kme Movie, una selezione di corti d'artista (già collaudata con successo nella scorsa edizione) realizzata in collaborazione con lo “Skepto International Film Festival”, l'annuale rassegna cagliaritana che coinvolge filmmaker indipendenti di tutto il mondo. In programma “Detour”, di Michael Kam (Singapore); “8 ay”, di Hüseyin Aydin Gürsoy (Francia, Turchia); “The radar”, di Nicky Marbot e Jan Rouiller (Francia); “Estocolmo”, di Alvaro Martin (Spagna); “Non senza di me”, di Brando De Sica (Italia). Tre diversi set scandiscono invece il programma musicale al Giardino sotto le Mura. A salire per prima sul palco, alle ore 20, una formazione sarda: Trigale. Partendo da basi rock'n'roll, blues e country, Marco Noce alla voce e chitarra, Nicola Serci al basso e voce e Roberto Etzi alla batteria e voce, trovano la loro dimensione in un suono a metà strada fra l'acustico e l'elettrico, costruendo canzoni che raccontano storie semplici e surreali, in bilico fra passato prossimo e futuro remoto.
La scena musicale isolana è presente anche nel secondo atto della serata con Carlo Addaris, autore, polistrumentista, già frontman dei Colazione Freak e più di recente deus ex machina del progetto Lo-Car. Al Karel Music Expo, presenta un'anteprima di “Metamorfosi”, il suo disco solista di prossima uscita (Seahorse Records), in cui si fondono in modo originale elettronica e cantautorato, tra sperimentazione, sprazzi di psichedelia ed easy listening. Arrivano, invece, da Los Angeles gli Ultra Violent Rays, un duo elettronico dream pop dalle forti influenze dark, con un'attitudine verso la sperimentazione e la ricerca, da cui si percepisce l'ascendenza di gruppi come Portishead, Massive Attack e Phantogram. Cooper Gillespie al basso, sintetizzatore e voce, e Greg Gordon alla batteria e basi, creano uno strato di hip hop beats, melodie dream pop, dark synths, che evoca atmosfere fantascientifiche, con un suono tutto loro che chiamano “space pop”.
Alle 22, mentre la serata al Giardino sotto le Mura proseguirà con il dj set a cura di Radiolina, con Carlotta Coco e Simonluca Olla alla consolle, il Karel Music Expo si trasferirà nella sua sede “storica”, il Teatro Civico di Castello, per un altro trittico di proposte. A salire per primi sul palco centrale, saranno i Soviet Soviet, ovvero Alessandro Costantini alla voce e chitarra, Andrea Giometti al basso e voce, ed Alessandro Ferri alla batteria. Nato nel 2008, il trio pesarese ha all'attivo tre Ep ed un album, “Fate” (2013), acclamato dalla critica come disco della maturazione. Post-punk potrebbe essere il genere sotto cui etichettare la loro musica, ma i Soviet Soviet guardano anche verso altri orizzonti, come la coldwave e l'art-punk, sfuggendo alle definizioni più stringenti per cercare di creare un sound fresco ed allo stesso tempo ricercato. In attesa del nuovo album di prossima uscita, lo scorso inverno i Soviet Soviet hanno girato l'Europa e pubblicato le ristampa delle loro prime due fatiche in studio, l'ep Summer, Jesus (Tannen Records, 2011) e Nice (Tannen Records, 2011).
Altre sonorità ed atmosfere nel set successivo con Wrongonyou, al secolo Marco Zitelli, 26enne cantautore romano, che unisce influenze folk, pop, funk, un pizzico di elettronica ed una voce soul per dare vita al suo personale stile. Grazie al primo demo, “Hands”, registrato all'Università di Oxford, ha iniziato ad ottenere consensi, esibendosi anche in importanti festival europei. come il Bime di Bilbao e l'Eurosonic di Groningen. È in cantiere il suo primo album full-lenght, che vedrà la luce prossimamente per l'etichetta Carosello. Finale di serata con uno degli ospiti più attesi di questa edizione del Karel Music Expo, Stuart Braithwaite, leader, cantante e chitarrista dei Mogwai, la band scozzese che ha segnato la storia del post rock. Cresciuto ascoltando i Cure, i Joy Division ed i Velvet Underground, la sua passione per la musica lo ha portato da sempre a sperimentare nuovi suoni e melodie, affermandosi negli anni come uno degli artisti più poliedrici ed affascinanti del panorama musicale internazionale. Agli inizi del nuovo millennio, ha cominciato il suo progetto solista, riscuotendo subito un inaspettato successo: una nuova dimensione solitaria, ma sempre caratterizzata dai raffinati ed allo stesso tempo minimali tessuti sonori, che sono la sua cifra distintiva, in cui si intrecciano sapientemente ambient guitar noise, elettronica e cantautorato. Voce, chitarra e pedaliera, il suo concerto si annuncia intimo e rumoroso allo stesso tempo, con brani inediti tratti del suo nuovo repertorio ed altri firmati Mogwai.
Nella foto: i Trigale
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