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Sara Alivesi
4 novembre 2016
Il Pd si gioca lo scalo di Alghero Irremovibile l´assessore Deiana
Sul tavolo della riunione di maggioranza il futuro dell'aeroporto di Alghero. Irremovibile l'assessore Deiana: incentivi solo col Sieg a tutti e tre gli scali sardi. Sindaci e gruppo contrari spingono per il Piem (pubblico investitore in economia di mercato). Siamo alla resa dei conti

ALGHERO - Il braccio di ferro nella maggioranza politica sarda avrà nelle prossime ore e giorni una partita molto delicata che si gioca in Consiglio regionale (martedì 8 novembre) e che avrà come "premio" in palio l'aeroporto di Alghero. E' una spaccatura netta quella sfociata nel tavolo istituzionale di qualche settimana fa a Cagliari, con l'assessore Deiana irremovibile. Le anime contrastanti del Partito Democratico, in particolare, si sono manifestate da tempo e ora, alla resa dei conti, non mollano la presa su una vertenza che ha agitato un'isola intera (mobilitata da un centinaio di sindaci), dopo le vicende degli ultimi mesi: i conti Sogeaal al capolinea; la privatizzazione mai decollata (nonostante le 12 proroghe); e soprattutto la smobilitazione di Ryanair che ha fatto perdere oltre 250mila passeggeri dall'inizio dell'anno. Un tracollo per il territorio in termini economici (scalo indietro di dieci anni), ma anche per la credibilità del Partito democratico, motore e primo partito dell'amministrazione regionale a guida Pigliaru.
Proprio sugli incentivi ai low cost si dovrà trovare un accordo in un Pd spaccato: da una parte, l'assessore Deiana che vuole andare verso il SIEG (allungando ancora una volta i tempi) e procedendo con un discorso più generale che coinvolge tutti e tre gli scali sardi (seppur il solo Alghero risulta di proprietà pubblica) e che consiste nell'abbassare le tasse aeroportuali e rendere più "conveniente" il prodotto turistico; dall'altra, quella avanzata dal capogruppo Pd, Pietro Cocco, convinto che si debba andare verso il PIEM per dare gli incentivi subito: soldi alle compagnie in proporzione ai passeggeri trasportati e dunque ai redditi dello scalo. In linea con quanto chiede il territorio. In sostanza, il principio che ha "salvato" il Riviera del corallo nel recente pronunciamento della Commissione Europea su presunti aiuti di stato. Le risorse a disposizione ammontano già a 10 milioni di euro all'anno previsti dalla giunta nelle linee guida del trasporto aereo.
Che i tempi debbano essere brevi lo ha ribadito il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau nell'ultimo vertice con i sindaci, i sindacati e le associazioni di categoria. Ganau chiederà la procedura d'urgenza per discutere del disegno di legge, ossia nessun passaggio previsto in Commissione. «Il Consiglio Regionale approvi immediatamente la legge: è l'unica possibilità per indirizzare la Giunta e per fare gli interessi del territorio, in sintonia con i sindaci sardi. È vero che non ci sarebbe neanche bisogno di una legge. Ma in questo caos la legge definisce, aiuta, obbliga, accelera»: è l'appello del sindaco di Alghero Mario Bruno.
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