Si saprà solo nelle prossime ore se l´annunciata procedura d´urgenza per l´approvazione della ricapitalizzazione approderà nella seduta odierna del consiglio regionale. Molti più dubbi per il disegno di legge sugli incentivi con l´assessore Deiana contrario al Piem. Manca l'accordo, intanto Alghero continua a perdere passeggeri: il 10 novembre partirà l'ultimo volo internazionale previsto per l'inverno da Ryanair
ALGHERO - Si saprà nelle prossime ore se l'annunciata procedura d'urgenza (art. 102 del regolamento) per l'approvazione della ricapitalizzazione approderà nella seduta odierna in consiglio regionale o meno. All'ordine del giorno dell'aula convocata per le ore 16, infatti, per ora risulta solo l'elezione dei vicepresidenti, commissioni e questori del consiglio, ma l'accordo unanime dei capigruppo consentirebbe di scavalcare le Commissioni. Niente però pare scontato: la ricapitalizzazione Sogeaal, infatti, si porta dietro il disegno di legge sugli incentivi, indispensabili per far ripartire lo scalo di Alghero dopo il tracollo intrapreso dal mese di aprile.
Non c'è accordo però tra i consiglieri di maggioranza e la giunta regionale: così qualsiasi intervento sarà comunque subordinato all'esito della procedura di vendita delle quote Sogeaal aperta dal maggio 2015 Scenari bui per lo scalo del nord ovest Sardegna, alla vigilia dell'ennesima (la dodicesima) scadenza della procedura di privatizzazione (il 28 novembre) e a pochi giorni dalla chiusura definitiva della base Ryanair che già nei mesi scorsi ha cancellato 14 rotte dal Riviera del corallo. Una presa di posizione della compagnia low cost irlandese (che non riceve contributi dal 2014) che è costata la perdita di oltre 250mila passeggeri dall'inizio dell'anno. Con lo scalo algherese ritornato ai transiti del 2006.
La maggioranza regionale e il Pd in particolare è spaccato sul destino dell'aerostazione: da una parte, l'assessore Deiana che vuole andare verso il
SIEG (allungando ancora una volta i tempi) e procedendo con un discorso più generale che coinvolge tutti e tre gli scali sardi (seppur il solo Alghero risulta di proprietà pubblica) e che consiste nell'abbassare le tasse aeroportuali e rendere più "conveniente" il prodotto turistico; dall'altra, quella avanzata dal capogruppo Pd, Pietro Cocco (ma anche da Forza Italia), convinto che si debba andare verso il
PIEM per dare gli incentivi subito: soldi alle compagnie in proporzione ai passeggeri trasportati e dunque ai redditi dello scalo. In linea con quanto chiede il territorio. In sostanza, il principio che ha "salvato" il Riviera del corallo nel recente pronunciamento della Commissione Europea su presunti aiuti di stato, che rappresenta tutt'ora la strada privilegiata chiesta a gran voce dal sindaco Mario Bruno e altri cento primi cittadini.
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