Il plauso del portavoce e del consigliere comunale di Forza Italia, Andrea Delogu e Michele Pais, per la recente scelta di Alghero tra le finaliste a Capitale della Cultura 2017, è tutto orientato al passato e al governo azzurro della città
ALGHERO - «Alghero è fra le dieci città in lizza per divenire capitale italiana della cultura 2018. Un risultato che non può che inorgoglirci, da algheresi e perché nei dieci anni di amministrazione del centro destra, dal 2002 al 2011, tanto si è fatto, in termini di opere, di reperimento di finanziamenti, di costituzione di un organismo apposito come la Fondazione Meta, di messa a sistema ed implementazione del sistema culturale e della sua interazione con gli organismi, come l’Area Marina Protetta ed il Parco di Porco Conte, rivolti alla tutela e allo sviluppo delle ricchezze ambientali. Si è stato facile per gli uffici comunali presentare la candidatura, attingendo a piene mani al Piano strategico comunale Alghero 2020». Il plauso del portavoce e del consigliere comunale di Forza Italia, Andrea Delogu e Michele Pais, per la recente scelta di Alghero tra le finaliste a Capitale della Cultura 2017 [
LEGGI], è tutto orientato al passato e al governo azzurro della città.
«Il Museo del Corallo, Il Museo della Città, il Museo Manno, il restauro delle Torri, la riqualificazione del complesso di San Michele, il polo universitario nell’ex ospedale civile e nel monastero di Santa, l’Alghero Card (purtroppo abbandonata) per valorizzare visitare tutti i siti archeologici, ambientali e museali della città, l’apertura della sede della Generalitat de Catalunya, la valorizzazione della nostra identità e specificità di cultura e di lingua, il sito di promozione turistica Alghero Turismo, il finanziamento per il piano dfi fattibilità di Alghero Creativity con il recupero dell’ex caserma dei carabinieri e dell‘ex cotonificio, e potremo continuare a lungo sono tutte opere della Giunta Tedde, contenute nel piano strategico Alghero 2020» incalzano Pais e Delogu.
«Insomma tutto ciò ha consentito ad Alghero, a pieno titolo di candidarsi a capitale della cultura italiana, non da semplice partecipante ma da potenziale vincitrice. Siamo tuttavia preoccupati, perché il rischio di un flop, purtroppo, è enorme. Speriamo che la commissione non entri nel merito dell’attuale situazione dell’intero settore culturale in città, perché non avremo alcuna chance di vittoria ed avremo perso, tutti, una possibilità unica» proseguono i due esponenti di Forza Italia che evidenziano nella nota «un sistema culturale che non esiste più, con un Museo della Città ancora chiuso, nonostante dal 2011 si siano ottenuti i riconoscimenti ministeriali», «un teatro chiuso da oltre un anno perché non si è stati in grado di rinnovare per tempo le autorizzazioni e non si è ottemperato alla periodica programmazione di adeguamento e messa a norma messa a norma preventivamente alla scadenza del famigerato CPI».
E poi ancora tirano in ballo «l'ex caserma dei carabinieri, destinata a distretto della creatività insieme all’ex cotonificio, con un piano di fattibilità già finanziato grazie alla giunta Tedde ed oggi stravolto e violentato nel suo spirito originale e destinato a casa delle associazioni, senza un reale progetto senza interventi strutturali». «E il Complesso San Michele al Quarter? Una struttura meravigliosa, che potrebbe essere davvero il cuore pulsante della città ed oggi desolatamente vuoto nelle sue ampie e bellissime sale, nei suoi atelier, nei suoi locali» aggiungono Pais e Delogu che chiedono all'amministrazione «un colpo di reni, di una radicale modifica del modo di operare, di passare alla fase della concretezza, ma purtroppo tutto ciò non è nelle corde di questo sindaco e della sua squadra, ci vorrebbe davvero un miracolo, oppure cambiare per tempo sindaco e squadra».