Mariangela Pala
3 gennaio 2017
Note di Mozart e Beethoven nella basilica San Gavino
Le sinfonie di Mozart e le romanze di Beethoven per violino e orchestra saranno eseguite dall´orchestra Ars Musicandi nella basilica di San Gavino domani nel concerto di musica classica in programma domani alle 20

PORTO TORRES - Uno stile drammatico ed emozionante quello della sinfonia numero 25 in sol minore di Mozart che l’orchestra Ars Musicandi eseguirà nel concerto di musica classica in programma domani alle 20 nella prestigiosa e suggestiva basilica romanica di San Gavino. Le note del “genio di Salisburgo” uno dei pochi esempi del cosiddetto stile preromantico dello Sturm und Drang cui si ispirarono anche alcune delle prime sinfonie di Mozart e le romanze di Beethoven per violino e orchestra saranno magistralmente eseguite dall’orchestra di 28 elementi diretti dal maestro Elisabetta Maschio.
Uno degli appuntamenti più attesi delle vacanze invernali con un programma molto “accattivante” ed “orecchiabile” «di facile ascolto anche per chi è meno abituato a confrontarsi con i concerti di musica classica», ha spiegato la responsabile dell'Associazione Musicando Insieme, Donatella Parodi. L’organico si compone di un gruppo di fiati e per le romanze il solista sarà Marco Ligas. Di lui Elisabetta Maschio sostiene sia «un grandissimo musicista, un violinista con una professionalità rara che si pone con una serietà unica nello studio dell’opera che deve restituire al pubblico».
Domani sarà primo interprete del concerto insieme alla musica classica del grande Beethoven e Mozart. In questa sinfonia Mozart «da sfogo alla sua creatività uscendo fuori dagli schemi», ha aggiunto Elisabetta Maschio. «Dobbiamo riportare la musica classica nelle orecchie di tutti – ha aggiunto – perché è un grande valore estetico, da salvaguardare, che fa parte della nostra cultura. È come un'opera di un grande artista del passato che va difesa, preservata e per questo motivo trasmessa con convinzione alle nuove generazioni».
Elisabetta Maschio a Sassari ha fondato un’orchestra di ragazzi in continuo movimento «La scuola non è l’unica agenzia educativa dove insegnare la musica ma lo è anche la famiglia e noi stessi che ci occupiamo di musica - conclude - dobbiamo solo cercare di essere postini di messaggi che il pubblico deve essere in grado di leggere e capire».
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