Red
2 febbraio 2017
Concerti: Joe Perrino a Sassari
Sabato sera, il rocker salirà sul palco del The Hor, in Piazza Mazzotti 1/b, con i suoi Grog. Con lui, il “conte” John Solinas alla chitara, Marcello Capoccia al basso, Gabriele Lobina alla batteria e Jim Solinas alle tastiere/hammond

SASSARI - Il rocker Joe Perrino torna a calcare il palco del The Hor, in Piazza Mazzotti 1/b, a Sassari, sabato 4 gennaio. Attore, produttore artistico, cantautore, ma soprattutto quello che fu il frontman dei Mellowtones, Elefante Bianco e Rolling Gangsters, torna oggi con i suoi “Grog” per uno spettacolo che si preannuncia senza eguali. Il progetto dei Grog è capitanato da uno dei migliori talenti che l'Isola abbia tirato fuori negli anni, il rocker Nicola Macciò, alias Joe Perrino, che con le sue performance vocali e fisiche riesce a coinvolgere il pubblico in uno spettacolo a tutto tondo.
Il sound della band nasce dall'incontro di Perrino con un appassionato del genere e dei suoi progetti “Mellowtones” e “Elefante Bianco”, il “Conte ”Gianni Solinas (già chitarrista dei Nero Perverso e Umiliati & Offesi), l'ascolto forsennato dei dischi di culto del rock, il sound dalle cantine, dei locali dei live che abbraccia il rock per intero e le influenze del suono degli Anni Settanta-Ottanta danno il via al nuovo progetto. La band trae forza dalle esperienze maturate negli anni dal rocker cagliaritano. Il cantante, infatti, oltre che dare voce alle canzoni è un interprete particolare, ha dato il suo massimo negli ultimi tempi con dei progetti alternativi come il teatro di “Operaio Romantico” e le “Canzoni di Malavita” che l'hanno visto cimentarsi in quello che potrebbe definirsi il suo lato più crudo, ma d'impatto, sincero; Perrino ha il “Physique du rôle ” per poter calarsi nei personaggi che interpreta con le canzoni tradizionali della mala, le vecchie ballate che raccontano di vendette, rimorsi, botte date e prese, storie di carcere e di bassifondi. Sulle Scene dagli Anni Ottanta, da quando ha affiancato i Litfiba nel tour di 17 Re, ha continuato a reinterpretare il rock, e quindi se stesso senza perdere identità con stili musicali differenti fra loro.
Con i Grog, Joe Perrino torna alle origini e stupisce ancora. Chi ha visto un concerto dal vivo dei Grog sa che bisogna aspettarsi di tutto e di più: nel loro sound si sentono le influenze della Rollins band, di Rob Zombie, dei Danzig, i Deep Purple, Iron Maiden, gli Anthrax, gli Slayer e tutte le band storiche del rock duro: la voce potente e graffiata di Joe Perrino con l'ausilio della chitarra del “conte” John Solinas, il basso di Marcello Capoccia, Gabriele Lobina dietro le pelli della batteria ed a chiudere il cerchio le tastiere/hammond di Jim Solinas. Il loro ultimo album “L'Esercito del Male” (che vanta la partecipazione di Pino Scotto, leader dei Vanadium) ha avuto un ottima accoglienza dalla stampa specializzata che senza dubbio ha definito il disco “uno dei più bei dischi rock del 2015 ”, il loro sound, è reale, puzza di sudore e passione, se non fosse così non potrebbe suonare genuino come suona.
Nella foto: Joe Perrino e i Grog
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