Lucilla La Puma
16 maggio 2007
Rifiuti e sporcizia, parola ai politici
È paradossale che la voce si levi dalla comunità e non dalle istituzioni che dovrebbero insegnare e trasmettere valori positivi. Interviene Vittorio Curedda

ALGHERO – Incuria del verde pubblico e sporcizia dilagante, questi gli argomenti di forte attualità denunciati, ormai da tempo, da tutti i mezzi d’informazione. Più risposte ai cittadini e soprattutto più fatti; in tempi di elezioni, la parola ai politici. «Il servizio raccolta è carente, il capitolato d’appalto è in regime di proroga. La manutenzione ordinaria non è assolutamente seguita e controllata. C’è un certo atteggiamento di lassismo di fondo da parte dell’amministrazione comunale». Queste le parole del candidato sindaco della coalizione di centrosinistra, Vittorio Curedda – a proposito della protesta popolare di queste ultime ore, sulla situazione in cui versano piazze e giardini pubblici che siano del centro storico o della periferia. Era emerso dai giorni scorsi un senso di inadeguatezza da parte di chi dovrebbe guidare la città al cambiamento e al consolidamento di un’identità civile e sociale. È paradossale che la voce si levi dalla comunità e non dalle istituzioni che dovrebbero insegnare e trasmettere valori positivi. Gli algheresi vogliono una città vivibile e pulita non già per i turisti ma per se stessi e le proprie famiglie. «Io sono convinto – afferma Curedda – che il sistema di gestione non sia corretto. Il controllo è fondamentale. E poi bisogna investire di più. A volte mantenere una città pulita significa solo dotarla di più cestini. Se ne vedono poco e la collettività va guidata, sensibilizzata. Sta accadendo il contrario».
Nella foto il Teatro all'aperto del Forte della Maddalenetta solo qualche giorno fa
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