Alguer.it
Notizie    Video    Alguer.cat   
NOTIZIE
SardegnaTurismo Alguer.it su YouTube Alguer.it su Facebook
Alguer.itnotiziealgheroCronacasanità › Aids in Sardegna: i dati di un’emergenza
red 8 dicembre 2003
Aids in Sardegna: i dati di un’emergenza
I dati del Ministero della Sanità confermano la provincia di Sassari al primo posto in Italia per percentuale di contagi. In un Cd-Rom sono stati raccolti i dati del progetto sull’Aids nell’isola
 Aids in Sardegna: i dati di un’emergenza

Nel corso del 2003, il circolo Arci Borderline, in collaborazione con il comitato lotta all’Aids di Sassari, ha portato avanti un “Progetto di raccolta dati per la predisposizione di linee di intervento per la realizzazione di campagne mirate di informazione e prevenzione Aids in Sardegna”, finanziato dalla Fondazione Banco di Sardegna. Lo studio sul territorio, svolto con questionari distribuiti nelle scuole superiori, nelle università e per la strada, per un totale di più di mille
intervistati, ha evidenziato tutte le lacune e l’ignoranza che hanno portato oggi la Sardegna a diventare la seconda regione in Italia per percentuale di contagi e la provincia di Sassari addirittura al primo posto (dati del Ministero al dicembre 2002).
Nello specifico risulta che anche se la conoscenza del virus non è scarsa non c’è la percezione della presenza territoriale della malattia. Così ad es. alla domanda sulla incidenza dell’Aids in Sardegna il 56,7% non risponde. Inoltre sono molto resistenti i pregiudizi formati in tanti anni di campagne terroristiche, per cui per il 12% un sieropositivo/a è riconoscibile a vista. Questo dato fa riflettere poiché ad esso è legato l’utilizzo del preservativo e delle precauzioni in genere, infatti il 28,9% utilizza il preservativo solo quando “ha rapporti sessuali con persone sconosciute”, mentre per il 18,5 il metodo più efficace per evitare il contagio è avere rapporti con “una persona fidata”. Dati che si ricollegano alla convinzione, totalmente sbagliata, che un sieropositivo si possa riconoscere dall’aspetto o dalla vita che conduce, rispettivamente per l’11,8% e il 12,9%.
Altra convinzione, legata più al perdurare di un maschilismo culturale che ad una falsa informazione, è che lo sperma maschile sia la principale via di contagio, per cui per il 42%, il liquido precoitale (in tutti i liquidi corporei, e quindi anche nel liquido precoitale è presente il virus, ma non in quantità sufficiente per un contagio) è più contagioso delle secrezioni vaginali (ha risposto esatto solo il 35%), convinzione che porta quindi a non considerare la possibilità di un contagio da una donna in un rapporto penetrativo.
Preoccupante quel 14,5% che pensa che dall’Aids si possa guarire, assieme al 4% che pensa si sia trovato un vaccino, poichè tali soggetti saranno portati a non utilizzare le precauzioni pensando di poter rimediare in seguito. Per il 43,7% degli/delle intervistati/e la loro conoscenza della malattia è insufficiente e per il 7,8% è nulla. La totale assenza di campagne di informazione e prevenzione sul territorio e la limitazione dei fondi Aids alle sole comunità terapeutiche ha portato ad una percezione totalmente distorta della malattia, delle vie di trasmissione e sopratutto delle terapie (per il 5,7% l’Aids è un problema dei tossicodipendenti, per il 4,5% degli omosessuali, e l’8,1% pensa che non li riguardi).
Tali dati però sono relativi ad una popolazione scolarizzata e residente, o domiciliata, in centri grossi, quali i quattro capoluoghi, mentre le percentuali aumentano se si va verso i centri minori.
Secondo i dati al Dicembre 2002, la Sardegna è oggi al 2° posto in Italia (con un’incidenza, calcolata su 100.000 abitanti, dei soli casi del 2002, del 5,5) e la provincia di Sassari al primo (8,3), mentre la provincia di Cagliari al 5° posto (6,3), portando la Sardegna ad un numero totale di casi di Aids di 1581 (parliamo qui solo di casi di malattia conclamata fino al dic. 2002 e non dei nuovi contagi).
I dati del progetto sono stati raccolti in un cd-rom che verrà presentato durante la conferenza regionale “Aids in Sardegna, i dati di un’emergenza”. Tale appuntamento sarà anche l’occasione per fare il punto sulla situazione locale, non solo rispetto all’informazione e alla prevenzione, ma anche all’ assistenza. Si discuterà anche dei vari casi di pazienti che, impossibilitati ad essere curati a Sassari, sono stati spediti in altri centri, come ad es. Milano. Si parlerà inoltre della violazione della privacy nella documentazione per la richiesta dell’esenzione per patologia, fatto unico in Italia; della costruzione bloccata del nuovo Istituto di Malattie Infettive; del mancato svolgimento dei corsi di formazione per il personale sanitario, che attualmente si trova in uno stato di totale ignoranza rispetto alla malattia (e per verificare questo basta recarsi al Pronto Soccorso o in qualunque clinica, con ferite aperte sostenendo di essere sieropositivo....); e di altri problemi raccolti dal telefono info Aids del MOS.

Conferenza:
Mercoledì 10 Dicembre alle ore 17, presso la sala Angioi della Provincia di SS, si svolgerà la conferenza regionale sulla situazione AIDS in Sardegna durante la quale sarà presentato il cdrom e la campagna informazione e prevenzione Aids 2003/2004.
Partecipano:
Istituto Malattie Infettive SS, Ist. Sup di Sanità dip. Epidemiologia, Movimento Omosessuale Sardo, G. V. Campus Sindaco di Sassari, Ass. sanità Alghero, Dir. Sanitario Azienda USL 1 SS, Assessore sanità Porto Torres, padre S. Morittu, ARCI Sardegna, comitato studentesco SS.
Sono stati inoltre invitati: presidente regionale e assessore reg. sanità, i sindaci dei maggiori comuni della Sardegna, i responsabili delle comunità.

Info: Massimo Mele (tel 079219024 - 3473078697)
14:47
Stamane la prima seduta della commissione sanità che ha iniziato a esaminare il testo di legge sul fine vita. Le dichiarazioni del consigliere regionale Valdo Di Nolfo
15/5/2025
Via libera all’istituzione di una Cabina di regia composta da medici oncologi di fama internazionale, che fornirà supporto nel coordinamento strategico della Rete oncologica regionale (ROR). L’organismo non comporterà costi aggiuntivi al bilancio regionale
13/5/2025
Ieri mattina l´Autoelegance di Sassari ha donato alla Pediatria e alla Chirurgia Pediatrica quattro modelli di auto che trasformeranno i corridoi ospedalieri in percorsi di gioco
13/5/2025
“Radixact”, che utilizza la radioterapia a spirale a guida d´immagine e modulazione di intensità, sarà operativo dal prossimo mese. Si tratta di un macchinario all’avanguardia in Italia
13/5/2025
l Dr. Boschetto, proveniente dall’Ospedale San Camillo De’ Lellis di Rieti, porta con sé un’importante esperienza clinica e scientifica nel campo della gastroenterologia ed endoscopia digestiva, e la sua presenza rappresenta un ulteriore passo nel percorso di crescita e specializzazione dell’Ospedale



Hosting provider Aruba S.p.A. Via San Clemente, 53 - 24036 Ponte San Pietro (BG) P.IVA 01573850516 - C.F. 04552920482

La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport
Legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13

© 2000-2025 Mediatica SRL - Alghero (SS)