Mazzata per la Società di Gestione del Riviera del Corallo. Minori introiti dal crescente traffico aereo. Già nel 2005 Borlotti aveva suonato l’allarme
ROMA - Il Tar del Lazio respinge il ricorso presentato dalla Società di Gestione dell’aeroporto Riviera del Corallo di Alghero, insieme ad altri nove gestori aeroportuali, che contestava il decreto legge sui "Requisiti di sistema", varato dal precedente governo. L'applicazione della legge 248/05 (sui cosiddetti requisiti di sistema), in sintesi, comporta l'eliminazione della maggiorazione notturna, la revisione del sistema tariffario, la rivisitazione delle attività di sicurezza tra gestori e vettori e l'eliminazione delle royaltie per i carburanti. Pertanto resterà in vigore il taglio delle tariffe di atterraggio e decollo che le compagnie aeree hanno l'obbligo di pagare alle società di gestione. «Gli sgravi garantiti sarebbero stati interamente sopportati dalle infrastrutture aeroportuali causando una riduzione dei margini sulle attività di sicurezza, dei diritti di sorvolo notturni e l'eliminazione delle maggiorazioni sui servizi di erogazione di carburante». Questo il verdetto per Save (Venezia), AdF (Aeroporto di Firenze), Sac (Catania), Società aeroporto di Genova, Sea (Linate e Malpensa), Sat (Pisa), Sacbo (Bergamo) e AdR (Aeroporti di Roma) e Sogeaal (Alghero) appunto. Gia nel 2005, all’epoca del varo della contesta legge, il direttore dello scalo algherese
Umberto Borlotti aveva suonato l’allarme, dichiarandosi assolutamente contrario al provvedimento, considerato allora “salva-Alitalia”.
Nella foto il direttore Sogeaal Umberto Borlotti