Sergio Ortu
10 dicembre 2003
Disagi al Marino per le lunghe attese nel reparto di fisioterapia
Stanno divenendo ormai insostenibili i disagi per l’utenza che si avvale dei servizi di terapia riabilitativa forniti dall’ospedale marino di viale 1° maggio

Per sottoporsi a dei cicli di fisioterapia, laserterapia, magnetoterapia e ancora ultrasuoni i tempi di attesa sono nell’ordine di almeno due mesi. Un’attesa che diventa uno strazio ulteriore per chi ha dolori difficilmente sopportabili e che, in tali cure, spera di trovare sollievo. Le file nelle corsie di piano terra non si arrestano di giorno in giorno e ormai si arrivati alla consuetudine per i poveri sfortunati abituati ormai ad un servizio per il quale bisogna armarsi di pazienza e saper aspettare. Il personale medico e paramedico fa del suo meglio, ma a quanto sembra le problematiche sono equamente distribuite tra penuria di personale e macchinari insufficienti a fronteggiare le richieste. C’è da dire che l’ospedale marino offre i suoi qualificati servizi ad un bacino d’utenza che in molti casi va ben oltre i propri confini di pertinenza. Segno evidente che i servizi offerti sono giudicati di buona qualità. Ciò non vuol dire che si possa ulteriormente migliorare potenziando uomini e mezzi. Il reparto di fisioterapia e terapia riabilitativa in genere è assai frequentato non solo da coloro che subiscono gli interventi o rimangono vittime d’incidenti, ma soprattutto da persone anziane che necessitano di cure avendo difficoltà anche di movimento con serie difficoltà di autonomia nelle faccende quotidiane. Un occhio di attenzione in più per migliorare il servizio e non farlo regredire proprio quando l’utenza lo giudica valido, sarebbe doveroso da parte della direzione ASL sassarese. Lo auspicano i numerosi pazienti ma anche i medici e paramedici.
|