Red
31 gennaio 2018
Sequestrato in Trexenta allevamento abusivo di maiali
Lotta alla peste suina africana. Dopo l´operazione, che ha portato al sequestro di diciotto capi, l´Unità di progetto ha espresso soddisfazione

CAGLIARI - Un’operazione di contrasto all’allevamento illegale di suini in Trexenta è stato portata a termine dal Servizio Ispettorato di Cagliari del Corpo forestale e di vigilanza con il sequestro di diciotto capi. L’operazione si inquadra nella attività istituzionale del Corpo forestale e di vigilanza ambientale di contrasto al fenomeno della diffusione della peste suina africana e nella individuazione di allevamenti di suidi non registrati ed avviati al consumo senza alcun controllo sanitario.
Il personale del Nucleo Investigativo, coadiuvato da quello delle Stazioni forestali di Isili e Senorbì, è intervenuto lunedì in un’area boscata nelle campagne di Sant’Andrea Frius. In una zona particolarmente nascosta, era stato realizzato abusivamente un recinto ed un ricovero per ospitare alcuni suini incrociati a cinghiali. Il controllo, eseguito insieme ai veterinari l’Azienda per la tutela della salute del Dipartimento Sanità animale di Senorbì, ha accertato che l’allevamento era completamente abusivo, senza registrazione aziendale e di conseguenza privo di qualsiasi controllo sanitario. Inoltre, l’allevamento veniva portato avanti tenendo all’oscuro il proprietario del terreno.
L’allevamento, costituito da diciotto suini, è stato quindi posto sotto sequestro sanitario. Sono stati informati il sindaco del Comune di Sant’Andrea Frius Simone Melis ed i vertici dell’Unità di progetto per l’eradicazione della peste suina africana in Sardegna. L’Udp ha espresso soddisfazione per il buon esito dei controlli che vedono impegnati gli uomini delle diverse strutture regionali in tutto il territorio della Sardegna. Il caso dimostra che la lotta alla Psa non ha connotazioni strettamente territoriali, ma riguarda le buone pratiche dell’allevamento che tutti i cittadini devono rispettare. All’allevatore clandestino è stato contestato l’allevamento abusivo di suidi e di selvaggina. Infatti, tra gli animali rinchiusi sono stati trovati anche alcuni cinghiali non incrociati. Tutti gli esemplari sono stati sottoposti alla visita veterinaria e ai relativi prelievi.
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