Sergio Ortu
27 dicembre 2003
Alghero città dei presepi
Anche quest’anno l’estro artistico di alcuni cittadini e collaboratori delle varie parrocchie non si è fatto attendere nell’allestimento dei presepi e scenari della Natività

La curiosità da parte di molta gente non si è fatta attendere e le diverse chiese sono state visitate da residenti e turisti per ammirare le vari presepi allestiti. Si è partiti dal presepio del Mercato Civico, forse uno dei più visitati data la sua collocazione in un luogo nevralgico della quotidianità cittadina qual è il mercato ortofrutticolo. Altro presepio molto visitato, quello allestito sul sagrato della chiesa di San Marco una vera opera d’arte dell’artista Sergio Zidda coadiuvato da alcuni abitanti della borgata animati quest’anno da notevole entusiasmo e voglia di fare. Per quanto riguarda i presepi allestiti nelle chiese del centro storico ha riscosso particolare successo quello della chiesa di San Michele per la sua povertà ma nel contempo “profondità”. Lo scenario allestito è stato molto semplice: una distesa di terra mista a pietrisco con al centro un angolo costruito con dei mattoni semidistrutti dove ha trovato collocazione la Santa Famiglia. Un scenario quasi di guerra che potrebbe essere naturalmente ricondotto ai tristi fatti di cronaca internazionale che coinvolgono proprio i luoghi storici della religiosità cattolica. Ma il messaggio scritto su un foglio bianco disteso sulla terra ripercorre un messaggio biblico circa metafora secondo cui la pietra scartata dai costruttori è divenuta testata d’angolo e ancora “pietra dopo pietra in alto arriverai”. Altro scenario della natività rappresentativo è stato quello della chiesa di San Francesco interamente realizzato dai gruppi Agesci degli Scout dai lupetti, agli esploratori ai capi. Ognuno ha allestito una parte del presepe che si sostiene su una solida struttura fatta di tronchi legati con le tecniche da campo. Vista la notevole carica artistica che di anno in anno anima i vari gruppi parrocchiali e privati cittadini non sarebbe male se da parte degli enti istituzionali preposti partisse magari l’iniziativa di premiare attraverso un concorso(..ovviamente senza vincitori) di premiare queste opere d’arte davvero apprezzabili.
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