Antonio Sini
24 agosto 2007
A spasso per le spiagge della Riviera con il metal detector
Cercando quello che si sogna. E’ una moda, un modo per camminare, sta di fatto che il tesoro in spiaggia non c’è

ALGHERO - Litorale algherese senza la solita folla di bagnanti, scoraggiati dalla copiosa acqua scesa nella mattinata. Ed ecco che la spiaggia libera di colpo è diventata uno spazio fruibile per le passeggiate. Alcuni a fare Jogging ma uno in particolare ha calamitato le attenzioni dei passanti. Manovrava un attrezzo, se vogliamo insolito su una spiaggia. Era un metal detector. E’ una moda che si espande a macchia d’olio, per ricerche in genere, in camapagna, in montagna sui prati, sui campi arati e sulla sabbia. Un modo per sognare. E subito ha infatti fatto correre la mente alla distrazione di molti villeggianti, agli smarrimenti che spesso avvengono, al fatto che sotto la sabbia ci possa essere un… tesoro. «Macchè - afferma Paolo mentre scandaglia il terreno, e mostra una moneta da 20 centesimi- stiamo solamente provando lo strumento in un contesto diverso dal solito. Preferiamo andare a caccia di Sesterzi, in campagna, anche se è molto difficile trovarne in ottimo stato». Ma quanto cosata questo attrezzo? «Quanto una canna da pesca –risponde lui- un paio di centinaia di euro, e sostanzialmente stiamo cercando di “pescare” qualcosa su una spiaggia che ci sta offrendo lattine di birra, carta stagnola di sigarette e tanta roccia ferrosa». Turista in trasferta, Milanese, avrebbe voluto utilizzare il suo strumento all’interno di strutture particolari: «Mi sarebbe piaciuto passeggiare con il metal detector nei pressi di un nuraghe o di una necropoli. Ma è difficile perché siamo guardati con un pizzico di diffidenza. Non siano certo scopritori di tesori sepolti! Il nostro è uno modo di passeggiare all’aria aperta alla ricerca di un reperto magari…di valore!». Paolo spiega il funzionamento dell’attrezzo. «Il metal detector è in pratica un radar portatile, infatti trasmette onde radio tramite una antenna contenuta nel piatto di ricerca, e contemporaneamente "ascolta" i segnali di ritorno. Se nel terreno non esiste metallo il segnale si disperde, se invece le onde radio incontrano un oggetto metallico si generano delle onde di rimbalzo che vengono rilevate, interpretate e quindi segnalate». Ed ecco che lo strumento segnala la presenza di “qualcosa”, ma dopo aver rimosso la sabbia per 20 centimetri, il nostro “pioniere” desiste. La spiaggia è stata avara con lui ma sicuramente avrà gradito la passeggiata in riva al mare con il litorale a sua completa disposizione, anche per… sognare.
Nella foto: Il turista con il metal detector in spiaggia
|