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21 settembre 2007
Mercato del Lavoro, Cisl: «illusione statistica»

CAGLIARI - «Relativamente alla situazione del mercato del lavoro in Sardegna, non bisogna essere né ottimisti né pessimisti. E’ necessario, invece, osservare attentamente la realtà, ascoltare la voce di chi è in sofferenza e leggere e interpretare tutti i dati, anche alla luce di altri indicatori utili a comprendere le caratteristiche del mercato del lavoro isolano e le dinamiche dell’economia». Così il Segretario Generale della Cisl sarda, Mario Medde, circa i dati sul mercato del lavoro e la loro lettura e interpretazione. Secondo Medde sono necessarie alcune valutazioni. Innanzitutto in Sardegna diminuiscono i lavoratori (forza lavoro), poi é in decremento il tasso di attività. Inoltre il tasso di occupazione aumenta di un +1%, mentre il tasso di disoccupazione scende al 10,2% del secondo trimestre 2006 all’8,6% del secondo trimestre 2007. «Addirittura, per quel che riguarda i maschi, il tasso di disoccupazione è quasi ai livelli del Nord del Paese -afferma il segretario Cisl- ma, insistiamo, si è di fronte, se non si considerano, infatti, anche altri dati, ad una sorta di illusione statistica. I disoccupati disponibili a lavorare (ma scoraggiati per mille ragioni, tra cui gli enormi ritardi della Regione sui servizi all’impiego) sono passati da 40.000 unità a 61.000, con un incremento in un anno di 21.000 unità. Inoltre -continuia Medde- date le caratteristiche del mercato del lavoro e delle funzioni degli Uffici Circoscrizionali del Lavoro, un numero notevole di lavoratori disoccupati non si iscrive più nelle relative liste. In realtà i disoccupati veri in Sardegna superano ormai 120.000 unità».
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