Carmelo Spada Wwf Alghero
3 febbraio 2004
Wwf, festa del riciclo per i 30 anni di attività
La sezione WWF di Alghero per festeggiare i suoi 30 di attività in Alghero, in difesa della natura, scende in piazza Civica sabato 7 e domenica 8 febbraio con una mostra sul riciclo dei rifiuti

La manifestazione intitolata “Gli indifferenziati” è realizzata in collaborazione con l’Assessorato All’Ecologia e la SLIA. Una mostra illustrerà l’importanza del riciclo dei rifiuti e verrà distribuito materiale informativo sulle modalità di raccolta differenziata attuata in città. La raccolta differenziata funziona? I cittadini sono informati? Come fare, ci siamo chiesti al WWF, per coinvolgere i cittadini? Abbiamo pensato di far raccontare l’importanza della raccolta differenziata ai personaggi della commedia dell’arte, Arlecchino e Pantalone impersonati, rispettivamente, da Daniele Monachella della Compagnia “Teatro sgonfiabile” e Emanuela De Biase. Su testo originale, inventato per l’occasione, Pulcinella e Arlecchino ci racconteranno che è necessario preservare le risorse non rinnovabili e nessuno può più permettersi di “rifiutare” la consapevolezza del problema.
Ed ecco l’ennesimo alterco tra Arlecchino e Pantalone:
Arlecchino: E smettila…Piuttosto, dimmi un po’…Ma dove le buttano le lattine che escono dal tuo bar?
Pantalone: Le lattine? Ah.. Che domande.. nel cassonetto… E io che ne so? Cosa vuoi che me ne importi?
Arlecchino: (Ironico)Bravo, bravo Pantalone…E delle bottiglie in plastica e di quelle in vetro, che mi dici?
Pantalone: Ma allora sei proprio una testa di legno! O vuoi burlarti di me?! Non hai capito che il tempo è denaro?! E io non posso affatto perdere denaro per colpa degli schifosissimi rifiuti!
Arlecchino: E tu vedi cosa succede ad essere ignoranti? Se almeno qualcuno si preoccupasse di mettere la carta con la carta, il vetro col vetro, la plastica con la plastica, le pile con le pile, ecc. ecc., ma lo sai che ci GUADAGNERESTI tu e ci GUADAGNEREMMO tutti quanti?!!
Pantalone: GUADAGNARE? Bontà divina! E come?!
La sola specie sulla Terra capace di generare rifiuti è quella umana. La natura funziona come un complesso sistema di riciclo. In natura nessuna specie produce qualcosa che nessuno vuole. Ogni giorno, una città come New York produce 11 mila tonnellate di rifiuti. In Italia ogni anno si producono 30 milioni di tonnellate di rifiuti urbani e 61 milioni di tonnellate di rifiuti prodotti dall’industria. Ogni italiano produce circa 1,3 kg di rifiuti ogni giorno di cui il 29% materia organica, carta 28%; plastica 16%; vetro 8%; materiali tessili e legno 4%, altro 11%. In tale contesto gli imballaggi rappresentano il 40% in peso e addirittura il 50% del volume dei RSU.
E’ indispensabile la riduzione dell’imballaggio che servire solo come protezione dei prodotti. L’impegno prioritario per ognuno di noi deve essere la riduzione della produzione dei rifiuti attraverso la formula della “4 R”: RIDUCI, RIPARA, RIUSA, RICICLA.
Secondo il CONAI (consorzio nazionale imballaggi) gli obiettivi fissati dalla legge sono stati raggiunti e superati con risultati migliori di quelli previsti nel Piano 2002. Sono stati infatti recuperati 6,3 milioni di tonnellate, pari al 55,7% dell´immesso al consumo a fronte di un obiettivo del 50%. Sono stati avviati a riciclo 5,7 milioni di tonnellate, pari al 50,5% dell´immesso al consumo. Il totale degli imballaggi avviati a recupero complessivo è formato dai rifiuti avviati a riciclo e dai rifiuti avviati a recupero energetico.
LA SITUAZIONE IN SARDEGNA. La raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani in Sardegna non funziona. I comuni dell’Isola la fanno poco e male. Questo dato agghiacciante emerge dal rapporto 2002 sulla Gestione dei rifiuti urbani in Sardegna presentato, nel dicembre 2003, a Cagliari dall’Assessore regionale all’Ambiente Emilio Pani. Dalla comparazione con le altre regioni italiane la Sardegna è il fanalino di coda e a peggiorare la situazione c’è il dato relativo all’incremento nella produzione dei RSU (rifiuti solidi urbani) aumentata del 13% rispetto all’anno precedente.
Insomma i Sardi consumano sempre più, ma non riciclano quasi niente. La normativa vigente (Il decreto Ronchi) prevedeva che i comuni, entro il 2002, dovessero raggiungere quote del 35% nel riciclaggio dei RSU prodotti. In questa situazione il contribuente Sardo rischia di pagare tasse triplicate rispetto alle attuali versate agli enti locali per il servizio di nettezza urbana.
LA SITUAZIONE IN ALGHERO. Sul finire degli anni Ottanta del Novecento la sezione WWF di Alghero realizzò la mappa delle discariche abusive nel territorio comunale. Vennero censite circa 200 discariche disseminate un po’ dappertutto. Il lungo lavoro, protrattosi per 18 mesi, consistette ricerca capillare di discariche abusive, nella compilazione di schede con la loro ubicazione topografica.
I dati raccolti vennero presentati in occasione del convegno “Il problema delle discariche abusive nel territorio di Alghero” svoltosi il 9 marzo 1990. Nella stessa occasione venne presentato un documento video con il quale si denunciava la disastrosa situazione igenico-sanitaria della discarica di Su Bullone nella quale venivano smaltiti gli RSU prodotti dalla citta di Alghero. Venne pubblicamente messo in evidenza, attraverso uno studio microbiologico realizzato dall’Università di Sassari, come tale discarica, inquinava il sottostante canale Nadalinu che confluendo nel rio Calvia portava il suo carico nella laguna del Calich. Era la classica situazione di nascondere i rifiuti sotto il tappeto. Ma il problema restava irrisolto. Da allora molte cose, per fortuna, sono cambiate anche per la pressione esercitata dal WWF, dalla stampa e per la cresciuta consapevolezza generale.
Dal 1994 la discarica di Su Bullone (bonificata) non è più in funzione e i rifiuti prodotti dalla città di Alghero, sino al 1998, sono stati trasferiti nella discarica controllata di Macomer; poi in quella di Scala Erre nel comune di Sassari. Ora la nuova prospettiva è quella della raccolta differenziata efficiente e consapevole.
|