Red
8 ottobre 2019
Diavoli rossi a tavola ad Alghero e Cagliari
In programma uno spettacolo teatrale sui sardi nella Grande Guerra. Quattro appuntamenti in Sardegna, uno ad Alghero, due a Cagliari ed uno a Sant´Antioco, con gli attori Diego Coscia e Elisa Pistis per celebrare la Grande guerra

ALGHERO - Sono passati cento anni dalla fine del primo conflitto mondiale, la prima guerra ad aver coinvolto non soltanto i soldati impegnati al fronte, ma gran parte della popolazione mondiale. Generalmente, si ricordano gli eventi principali delle guerre: il casus belli, le date, le alleanze, i vinti ed i vincitori. Si sente parlare di strategie militari, di armi, di trincee; si incontrano storie di estremo coraggio, di lealtà, di fratellanza, ma anche di diserzione, di resa e di paura. Ma c’è un altro aspetto, sorprendente, umanissimo, a volte tralasciato o considerato di minore importanza: il cibo, la convivialità, durante la permanenza nelle trincee.
Incontrando e studiando l’affascinante storia della Brigata Sassari, l’unica composta da soldati provenienti dalla stessa regione, la Sardegna, si scopre come la sardità si riflettesse nel tentativo di condividere le abitudini culinarie sarde anche la dove non si sarebbe pensato. Un modo singolare e divertente di alleviare le sofferenze e superare le difficoltà di un conflitto estremo. Gli attori Diego Coscia ed Elisa Pistis porteranno in scena in Sardegna tre reading ed un pranzo letterario.
Appuntamenti sabato 26 ottobre, alle 18, a Casa Manno, in Via Santa Barbara 23, ad Alghero; domenica 27, alle 12.30, al THotel di Cagliari, in Via dei Giudicati 66, per uno speciale pranzo della domenica (per partecipare, bisogna prenotare telefonando al numero 070/47400 o inviando una e-mail all'indirizzo web bistrot@thotel.it); venerdì 1 novembre, alle 19, nella Sala dei Ritratti della Fondazione Siotto, in Via dei Genovesi 114; ed infine sabato 2, alle 18, nella Sala Consiliare del Comune di Sant’Antioco, in Piazzetta Italo Diana 1. I testi dello spettacolo, che costituiscono l’ossatura anche del pranzo letterario, sono testimonianze tratte dai libri di memorie scritti, dopo la guerra, da alcuni ufficiali della Brigata Sassari.
La convivialità e la buona cucina, ancora oggi aspetti peculiari della cultura sarda, costituivano anche al fronte un’occasione di condividere, di fraternizzare con i propri compagni d’armi. Si tratta perciò di testi divertenti, che riflettono momenti goliardici e che trasmettono al pubblico un clima di allegria. Si parla di banchetti che i sardi preparavano, impegnandosi ed ingegnandosi per trovare ingredienti, cibi diversi, senza dimenticarsi la propria origine. Organizzare talvolta un momento di condivisione a tavola, si tramutava nell’occasione di combinare scherzi, di cantare, di danzare, di stare allegri. Gli eventi sono realizzati dal Comitato sardo per le celebrazioni dei grandi eventi, con il contributo dell’Assessorato regionale alla Cultura, dei Comuni di Alghero e di Sant’Antioco e del Gruppo Minoter.
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