Red
6 novembre 2019
«Sardegna a rischio mafia nigeriana»
E’ l’appello lanciato dal presidente della Regione autonoma della Sardegna Christian Solinas al Comitato Schengen che, guidato dal presidente Eugenio Zoffili, ha iniziato questa mattina, con un incontro a Villa Devoto, la sua visita in Sardegna

CAGLIARI - La “quarta mafia”, la piovra nigeriana, particolarmente violenta e dedita al traffico di esseri umani, organi e droga, sta cercando di mettere radici anche in Sardegna. Non mancano, in questo senso, segnali allarmanti, ed il pericolo è testimoniato dagli esiti di brillanti operazioni delle Forze dell’ordine, che hanno consentito lo smantellamento di cellule presenti e ben organizzate sul territorio. Occorre dunque vigilare e potenziare le azioni di controllo e repressione. E’ l’appello lanciato dal presidente della Regione autonoma della Sardegna Christian Solinas al Comitato Schengen che, guidato dal presidente Eugenio Zoffili, ha iniziato questa mattina (mercoledì), con un incontro a Villa Devoto, la sua visita nell'Isola.
La Sardegna, da sempre immune per motivi culturali ed antropologici da fenomeni malavitosi legati alla mafia tradizionale, è apparsa vulnerabile all’infiltrazione della malavita organizzata proveniente dalla Nigeria, capace di instaurare uno stretto controllo territoriale. La recente operazione “Calypsonet” ha messo a nudo una ramificazione basata sulla presenza di capi-bastone, che gestivano per conto della cupola mafiosa il controllo delle zone loro assegnate, con un sistema di reclutamento di tipo iniziatico e rituale, capace di creare negli adepti un fortissimo legame psicologico ed una cieca obbedienza agli ordini dei capi criminali. È stata accertata la presenza di gruppi dei cosiddetti “Black cats”, derivazione dei sanguinari “Black Axe”, mafiosi che, al momento della loro iniziazione, si identificano con un tatuaggio sulla spalla (raffigurante appunto un gatto nero) e profonde lacerazioni sull’addome. E’ certo che, oltre alle attività di controllo del traffico di droga, la mafia nigeriana gestisca una vera e propria tratta di donne che, in totale schiavitù, vengono costrette alla prostituzione, nonché un orrendo traffico di organi umani.
Solinas ha ricordato come di recente l’Ambasciata nigeriana in Italia abbia lanciato l’allarme sulla presenza di una criminalità organizzata strutturata sul modello di sette segrete, importate anche sul territorio italiano ed in Sardegna, con l’invio di uomini che arrivano con gli sbarchi clandestini, soprattutto nelle coste del Sulcis iglesiente, favoriti dalla condizioni meteorologiche spesso agevoli e dalla brevi distanze che separano le coste sarde da quelle nordafricane. L’appello rivolto dal Comitato dal governatore dell'Isola e’ stato chiaro e pressante: una vigilanza stretta. Appello raccolto da Zoffili e dalla delegazione presente a Cagliari; il quadro tracciato dal presidente della Regione sarà dettagliatamente illustrato al Parlamento ed al Governo. Infatti, domani, giovedì 7 novembre, è previsto un incontro del Comitato con il Ministro dell’Interno.
Nella foto: il presidente della Regione Christian Solinas
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