Red
16 febbraio 2020
Lavoratori in nero: pizzicati in cinque
Continua l’attività della Guardia di finanza di Cagliari a contrasto del lavoro nero ed irregolare, impegno che, negli ultimi giorni, si è concretizzato nella conclusione di tre interventi ispettivi con l´individuazione di cinque lavoratori privi della regolare contrattualizzazione in più unità lavorative della provincia

CAGLIARI - Continua l’attività della Guardia di finanza di Cagliari a contrasto del lavoro nero ed irregolare, impegno che, negli ultimi giorni, si è concretizzato nella conclusione di tre interventi ispettivi con l'individuazione di cinque lavoratori privi della regolare contrattualizzazione in più unità lavorative della provincia. Un primo intervento ha riguardato un'autofficina di Quartu Sant'Elena. Entrati nell'officina, i militari hanno identificati tutte le persone al lavoro. I successivi approfondimenti hanno fatto emergere che tre di loro operavano “in nero”. Dall’esame della documentazione acquisita, è emerso che uno dei tre lavorava dal 2014, mentre gli altri due sono risultati impiegati dal dicembre 2019. Per questo, il titolare dell’attività commerciale, oltre ad essere stato diffidato a regolarizzare la posizione dei tre lavoratori irregolarmente impiegati, è stato destinatario di sanzioni amministrative pari, nel massimo, a 64.800euro.
A queste, si è aggiunta un’ulteriore sanzione (compresa tra i 4.320 ed i 25.920euro), in quanto uno dei tre è risultato essere inserito all’interno di un nucleo familiare che beneficia del Reddito di cittadinanza. Nel corso degli approfondimenti, è emerso che i tre hanno ricevuto le retribuzioni degli ultimi due mesi in contanti, modalità non consentita dalla Legge di bilancio del 2018, che ha imposto, dal primo luglio 2018, l’obbligo di pagamento delle retribuzioni con modalità tracciabili: per questa violazione, il datore di lavoro è stato destinatario altresì di una sanzione amministrativa compresa tra un minimo di mille ed un massimo di 5mila euro.
Un secondo intervento, in un negozio di abbigliamento nell’hinterland di Iglesias, ha portato alla rilevazione di un lavoratore in nero. Visto chr il periodo di lavoro in nero accertato è stato inferiore ai trenta giorni, è stata irrogata al datore di lavoro una sanzione amministrativa compresa tra i 1.800 ed i 10.800euro. Inoltre, è stato rilevato che il datore di lavoro ha corrisposto ad altri due lavoratori, regolarmente assunti, le retribuzioni indicate in busta paga in contanti: è scattata, anche in questo caso, la sanzione amministrativa da mille a 5mila euro. Infine, visto che il personale in nero individuato è risultato essere in misura superiore al 20percento del totale dei lavoratori presenti, il titolare del negozio è stato segnalato all'Ispettorato territoriale del lavoro per l’applicazione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.
Un ultimo intervento è stato condotto in un’attività di ristorazione a Villaputzu. Il controllo ha consentito di rilevare che il lavoratore risultava essere privo di qualsiasi regolarizzazione formale del rapporto di impiego, sia sotto il profilo contributivo, sia assicurativo. Il titolare, oltre alla diffida a regolarizzare la posizione lavorativa del dipendente, ha ricevuto, anche in questo caso, una sanzione amministrativa da un minimo di 1.800 ad un massimo di 10.800euro. Con questi, sono complessivamente otto i lavoratori in nero scoperti dall’inizio dell’anno, mentre in tutto il 2019 le Fiamme gialle cagliaritane, in 501 controlli, hanno scoperto 101 lavoratori in nero e 322 irregolari, con la verbalizzazione di sessantuno datori di lavoro.
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