Valdo Di Nolfo
19 febbraio 2020
L'opinione di Valdo Di Nolfo
Almirante e Liliana Segre incompatibili
Sono profondamente contrario ad intitolare una via nella nostra città a Giorgio Almirante, lo sono sempre stato e lo sono ancora di più dopo che il Consiglio comunale in maniera unanime ha votato la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, deportata a tredici anni nel campo di concentramento Nazifascista di Auschwitz. La stessa senatrice si è espressa da poco su un caso uguale (il Comune di Verona, dopo averle dato la cittadinanza, muoveva i passi per l'intonazione di una via ad Almirante), affermando in maniera netta che “le due scelte sono di fatto incompatibili, per storia, per etica e per logica” e invitando a far una scelta su ciò che si vuole, perché dice non si “può fare due scelte che sono antitetiche l’una all’altra”. Ed è esattamente così, non si può omaggiare le vittime e i carnefici. Almirante è stato un gerarca fascista di primo rango, uno di quelli che mai ha rinnegato il fascismo in tutta la sua vita. Almirante è stato uno dei più attivi divulgatori in Italia d’odio razzista e antisemita tanto da diventare direttore della rivista “La difesa della razza”. Come afferma la Segre, le due scelte sono incompatibili, e lo sono perché i campi di concentramento, i carri piombati, i rastrellamenti e tutto quell'orrore fascista non sono arrivati dal nulla, non sono caduti dal cielo da un giorno all’altro, ma a questi si è arrivati dopo un processo che ha visto tra gli attori protagonisti lo stesso Almirante.
* consigliere comunale di Alghero
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