Red
3 aprile 2020
Covid-19: sanzionati due esercizi commerciali a Cagliari
Il titolare di un´attività aperta ha dichiarato che stava operando in regime di “deroga”, visto che la sua azienda produceva mascherine facciali ad uso medico. L’approfondimento del controllo ha però evidenziato che la società non solo non stava producendo e commercializzando mascherine chirurgiche, ma che risultava sprovvista di alcuna autorizzazione della locale Prefettura che consentisse l’operatività in deroga alle attuali disposizioni vigenti

CAGLIARI - Continua il lavoro della Guardia di finanza di Cagliari a controllo del rispetto delle disposizioni emanate dall’Autorità di Governo per arginare la diffusione del CoronaVirus. L’impegno delle pattuglie dislocate sull’intero territorio della provincia ha finora condotto all’effettuazione di oltre 3700 controlli nei confronti delle persone e degli esercizi commerciali. Dall'inizio dell'emergenza, i finanzieri hanno riscontrato oltre cento violazioni, che hanno riguardato tanto persone trovate all’esterno delle proprie abitazioni, quanto esercizi commerciali, che operavano nei giorni di prevista chiusura o addirittura, mimetizzavano la propria reale attività, simulando la produzione di beni o la fornitura di servizi considerati, dalla norma, necessari per la collettività.
E’ il caso di un imprenditore tessile, la cui attività commerciale è stata riscontrata aperta nonostante la specifica tipologia non rientrasse tra quelle per cui è attualmente consentita l’operatività. Il titolare ha dichiarato che stava operando in regime di “deroga”, visto che la sua azienda produceva mascherine facciali ad uso medico. L’approfondimento del controllo ha però evidenziato che la società non solo non stava producendo e commercializzando mascherine chirurgiche (le stesse erano sprovviste delle necessarie certificazioni ed autorizzazioni previste per legge e pertanto non ad uso antibatterico o antivirale), ma che risultava sprovvista di alcuna autorizzazione della locale Prefettura che consentisse l’operatività dell’azienda in deroga alle attuali disposizioni vigenti.
La società è stata segnalata all’Autorità prefettizia per l’irrogazione di una sanzione pecuniaria da un minimo di 400 ad un massimo di 3mila euro. Inoltre, rischia la sospensione dell’attività per un periodo che va da un minimo di cinque ad un massimo di trenta giorni.
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