La consigliera comunale del Partito democratico Patrizia Desole commenta quanto accaduto in sua assenza durante la riunione in streaming di mercoledì sera, con l´offesa ricevuta dalla collega di Forza Italia Giulia Derosas. Ecco il suo commento integrale, affidato alla pagina social personale
OLBIA - La consigliera comunale del Partito Democratico Patrizia Desole commenta quanto accaduto in sua assenza durante la riunione in streaming di mercoledì sera, con l'offesa ricevuta dalla collega di Forza Italia Giulia Derosas
[LEGGI]. Ecco il suo commento integrale, affidato alla pagina social personale.
Con amarezza ho appreso del grave episodio che mi ha investita, accaduto durante il Consiglio comunale, subito dopo che, per ragioni di lavoro, mi sono assentata. Purtroppo, il fenomeno della violenza sulle donne non conosce orari, ora in tempo di pandemia è aumentato in maniera esponenziale. Le gravi frasi offensive proferite contro la mia persona evidenziano di quanto ancora siamo lontani dalla cultura del rispetto, condizione imprescindibile e necessaria per ogni relazione e convivenza umana. Ancora una volta sono costretta, con profonda amarezza, a prendere atto del fatto che c’è ancora tanto da fare per affermare la cultura del rispetto e del riconoscimento delle donne e che non può essere affrontato solo a livello normativo, ma deve riguardare ogni singola persona, affinché si affermi una coscienza collettiva che sgretoli i mai superati stereotipi e pregiudizi: quelli di una cultura maschilista. Mi addolora che una giovane donna, che si affaccia alla vita politica, che dovrebbe essere un esempio per le giovani, si riveli invece portatrice di una sub cultura del non rispetto, primitiva e triviale, esprimendo frasi ingiuriose contro un’altra donna senza avere cognizione della gravità e della portata di tali affermazioni, nella massima istituzione cittadina, dove ogni consigliere/a esprime il mandato conferitogli dalla cittadinanza.
Se dal punto di vista personale tengo per me le considerazioni che esternerò privatamente, come consigliera, per il ruolo che ricopro e per le battaglie che da sempre porto avanti e che mi caratterizzano, non posso non esprimere il forte rammarico e sbalordimento per la portata di tali affermazioni ingiuriose. Resta ancora tanta strada da percorrere, ci vogliono ancora tanta forza e coraggio per lavorare e coinvolgere tutti e tutte, e in particolare mi rivolgo alle giovani donne, affinché sviluppino la consapevolezza che lottare per i nostri diritti è fondamentale e imprescindibile. Questi fatti mi impongono di rafforzare ulteriormente il mio impegno, perché esternazioni di questo genere non vadano derubricate come fossero dettate da distrazione o leggerezza momentanea, ma che in realtà rappresentano l’aver assimilato una società patriarcale. Promuoverò tutte le azioni possibili affinché questa cultura imperante, di stampo maschilista e sessista sia superata indipendentemente dalle appartenenze politiche. Resto in attesa di vedere come chi amministra questa città vorrà valutare questo episodio, sperando voglia cogliere l’occasione per riflettere e mettere in campo azioni fattive di cambiamento. Uscire dal patriarcato è un processo lungo e complesso, lo comprendo, implica un lavoro profondo su sé stesse/i di presa di consapevolezza, assunzione di responsabilità e cambio di passo, non solo con le parole ma anche con i fatti. Colgo l'occasione per ringraziare tutte le persone che in queste ore hanno voluto mostrarmi la loro vicinanza e solidarietà e mi scuso per non essere riuscita a rispondere ai numerosi messaggi ricevuti.
Nella foto: il consigliere comunale Patrizia Desole