G.M.Z.
28 maggio 2020
Bonus800, scontro con la Regione Lettera a Cagliari ma zero risposte
Il comune di Alghero, uno degli pochi in Sardegna, procede al pagamento della doppia mensilità senza le decurtazioni previste. Ma nonostante le pressanti richieste la Regione non scioglie i dubbi interpretativi facendo presagire un duro scontro sui contributi

ALGHERO - 3300 domande protocollate, 2400 istruite, 1305 a pagamento. Sono i dati del Comune di Alghero aggiornati alla serata di mercoledì 27 maggio per quanto concerne il cosiddetto bonus800 della Regione Sardegna. Si tratta di una delle misure straordinarie urgenti approntate dalla regione per fronteggiare l'emergenza economico-sociale, una forma di sostegno economico destinato alle famiglie in condizione di grave disagio derivante dalla pandemia da Covid-19. Nonostante gli annunci contrari però, l'iter per l'erogazione del bonus è apparso da subito farraginoso per i comuni, tanto che non tutti hanno proceduto in egual modo e misura. E' il caso di Alghero, che nell'intento di snellire e velocizzare il più possibile l'erogazione del bonus agli aventi diritto (tutti i nuclei famigliari con reddito inferiore a 800,00 euro mensile netti relativamente al periodo 23-02-2020/23-04-2020), ha proceduto col pagamento della doppia mensilità in un'unica soluzione.
Un fatto questo che oggi espone il comune algherese a gravi rischi. Qualsiasi altra forma di sostegno percepita, infatti, andava detratta dal contributo regionale, compreso il bonus 600 del "Cura Italia" erogato dall'Inps, previsto inizialmente per un solo mese, ma confermato dal Governo per una seconda mensilità. Da qui i problemi: gli uffici finanziari ed i servizi sociali di Alghero, uno degli unici casi in Sardegna, avrebbero proceduto con una sola decurtazione (quella relativa alla prima mensilità), ma non alla seconda. Trovandosi dal 19 maggio, giorno di pubblicazione in Gazzetta del "Decreto Rilancio" con un sostanziale "buco" di spesa, avendo abbondantemente sforato le erogazioni.
Intuito il problema e soprattutto le gravi conseguenze a cui potrebbe andare incontro il comune - che potrebbe perfino essere chiamato a dover restituire le quote di contributi versati e non giustificati - nei giorni scorsi il sindaco ha inviato una lettera urgente al Presidente della Giunta regionale e all'assessore competente. Nella missiva ha sottolineato l'iter portato avanti dall'ente, richiedendone un'urgente interpretazione agli uffici regionali. Da Cagliari però, come sottolineato durante il consiglio comunale di ieri dall'assessore ai Servizi sociali di Alghero, Maria Grazia Salaris (nella foto), non sarebbe giunta alcuna indicazione di merito, esponendo il comune a possibili ed ulteriori problemi.
«Chi tace acconsente» ha detto l'assessora incassando il sostanziale via libera perfino dalle minoranze. Confortata dal dirigente del settore finanziario, Pietro Nurra, proseguirà così con l'istruzione delle pratiche mancanti secondo i criteri algheresi. Per rafforzare i quali, nelle ultime ore la Giunta comunale ha approvato una specifica delibera interpretativa che sarà oggetto di una prossima interlocuzione con Cagliari. Dubbi interpretativi che a questo punto potrebbero essere definitivamente sciolti soltanto al momento delle rendicontazioni (il comune ha infatti ricevuto soltanto una prima anticipazione rispetto al milione e 800mila euro previsto). Per la cronaca, tutte e tre le variazioni di bilancio all'attenzione del consiglio - entrambe recepivano misure nazionali e regionali a sostegno della popolazione per conseguenza della pandemia - sono state approvate dall'Aula con voto unanime.
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