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10 luglio 2020
Strangola Michela, l´Appello sulla perizia psichiatrica
L´uomo aveva confessato di aver strangolato la moglie. Non si è mai pentito ed oggi al processo d´Appello, non si è presentato in aula. Udienza rimandata al 9 settembre col contraddittorio sulla perizia psichiatrica

ALGHERO - Ha preso il via questa mattina a Sassari il processo in Corte d'Appello per l'omicidio di Michela Fiori, avvenuto ad Alghero il 23 dicembre 2018. In carcere condannato in primo grado col rito abbreviato a 30 anni l'ex marito, reo confesso, mai pentitosi. Il Gup di Sassari aveva riconosciuto una provvisionale di 100mila euro per ciascuna parte civile, inoltre gli era stata tolta la potestà genitoriale.
Oggi Marcello Tilloca non si è presentato in aula. Il suo avvocato, Maurizio Serra, ha chiesto ed ottenuto che venga allegata ai motivi dell'appello la richiesta di consulenza psichiatrica per il suo assistito. Così il processo è stato fissato per il 9 settembre. In quell'occasione si assisterà al contraddittorio tra il perito incaricato durante il processo di primo grado, lo psichiatra Vito La Spina, e quella indicata dall'avvocato di parte, la psichiatra Laura Volpini.
Come avvenuto durante le udienze di primo grado, anche oggi all'esterno dell'aula si è radunata la Rete delle Donne di Alghero insieme al Coordinamento 3 Donne di Sardegna, Prospettiva Donna, Noi donne 2005 e Donne in Carrelas. Hanno tutte manifestato con un sit-in silenzioso all'ingresso della Corte d'appello così da rendere giustizia a Michela ed ai suoi due figli.
Nella foto: il sit-in questa mattina all'ingresso della Corte d'Appello di Sassari
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