G.M.Z.
10 gennaio 2008
Rifiuti traghettati in Sardegna
Già partita la prima nave dal porto di Napoli, previsto l'arrivo nel Porto Canale di Cagliari. Ecco i dati sui rifiuti della Sardegna

CAGLIARI – «Non chiedo che nessuna si sostituisca alla Campania – avverte Romano Prodi – ma che si collabori ad una emergenza nazionale». E così il Premier incassa il si di 16 Governatori di Regione, soltanto la Lombardia, Liguria e Friuli (con problemi propri di smaltimento) hanno avanzato perplessità. La Sardegna è pronta ad importare una parte dei rifiuti campani. La prima nave container è partita già nella tarda serata di ieri dal porto di Napoli ed arriverà oggi nell’isola. Saranno circa 600 tonnellate, spalmate in 24 rimorchi, con destinazione Porto Canale di Cagliari, dove l'arrivo è previsto nel primo pomeriggio. La Sardegna smaltisce all’anno circa 870 mila tonnellate di rifiuti, con un rapporto per abitante, considerando anche il carico antropico turistico, pari a 529 chili. I soli cittadini sardi, infatti, ne producono 476 chili all’anno. La volumetria disponibile nell’isola, secondo recenti dati del 2007 contenuti anche nel Piano Regionale dei Rifiuti, è pari a 1 milione e 767 mila metri cubi. Renato Soru e l’assessore all’Ambiente Ciccito Morittu conoscendo bene i dati, hanno così espresso la loro disponibilità ad accogliere parte dei rifiuti nella Regione, confidando con la capacità di smaltimento degli impianti isolani. La prima nave sarà interamente smaltita dal termovalorizzatore del Tecnocasic, a Macchiareddu, in una decina di giorni, poi lo stoccaggio avverrà, con tutta probabilità, a Ozieri o Villacidro.
|