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Red 16 dicembre 2020
«Recovery plan, si coinvolga la città»
«Mario Conoci convochi una riunione, anche alla presenza delle forze di minoranza, delle realtà imprenditoriali, culturali e sociali della città, perché Alghero possa presentare unitariamente proposte strategiche», chiedono i consiglieri comunali del Centrosinistra
«Recovery plan, si coinvolga la città»

ALGHERO - «Sui progetti del Recovery plan sardo, Alghero non può stare a guardare. Il presidente della Regione Christian Solinas ha dato notizia di aver inviato 206 progetti al Governo per un ammontare di 7,6miliardi di euro [LEGGI]. Progetti inviati senza coinvolgere nessuno e che è bene invece riconsiderare con urgenza e con la massima partecipazione. Il sindaco Mario Conoci convochi una riunione, anche alla presenza delle forze di Minoranza, delle realtà imprenditoriali, culturali e sociali della città, perché Alghero possa presentare unitariamente proposte strategiche». A chiederlo sono i consiglieri comunali del Centrosinistra.

Per i membri dell'Opposizione, «Serve un “patto per il lavoro e il sociale” che veda la città unita per il rilancio economico e sociale. Occorre innanzitutto partire dalle centinaia di posti di lavoro che verrebbero fuori dal Polo europeo dell’industria 4.0 a San Marco, con un forte sostegno pubblico agli ingenti investimenti privati di imprese che vogliano investire nell’innovativo nuovo polo industriale algherese. Il progetto è pronto, Regione e Sfirs lo hanno già. E’ utile rilanciare immediatamente l'azione per il recupero produttivo di Surigheddu e Mamuntanas, con il coinvolgimento delle imprese e dei lavoratori locali, altri importanti posti di lavoro e progettualità già disponibili. Sul fronte delle opere strategiche, si può invece recuperare il progetto “affacci a mare” elaborato nella scorsa consiliatura (su ventidue presentati, anche di livello internazionale, in un concorso d’idee) che riguarda l’ambito edilizio urbano del Bastione Magellano, del Bastione Cristoforo Colombo, Lungomare Dante, Lungomare Valencia e Colle del Balaguer, ricomprendo le strutture del Caval Marì e del Balaguer, riqualificando strutture per la produzione e i servizi e rivitalizzando la “passeggiata”».

«E’ necessario avere risorse aggiuntive importanti per risolvere il problema degli allagamenti dopo le piogge, che sanino il peccato originale delle reti miste (bianche e nere) e la mancata ricostruzione della condotta a mare del solaio, che ripristinino le pendenze degli scarichi delle caditoie della Via Garibaldi, che consentano di realizzare una nuova vasca di sollevamento, con separazione della prima pioggia, e limitare così l’afflusso di acque nella vasca attuale, fronte giardini delle scuole medie del Lido. Non solo, il palazzo dei congressi con una progettualità che valorizzi in senso turistico quell’area, uscendo dalle previsioni di un immobile da destinare a uffici o ambasciate regionali, accanto alla realizzazione del grande parco urbano a Maria Pia e allo spazio per concerti e spettacoli. Infine, la dotazione di risorse da ottenere per costruire finalmente il nuovo ospedale»; concludono Mario Bruno, Gabriella Esposito, Pietro Sartore, Raimondo Cacciotto, Ornella Piras, Mimmo Pirisi e Valdo Di Nolfo.
13:38
Al centro del dibattito, il tema della vivibilità del quartiere, i problemi dell’inquinamento acustico che hanno determinato più di una presa di posizione da parte del Comitato dell’Alguer Vella



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