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Red 15 gennaio 2021
Tariffazione puntuale rifiuti: Truzzu fa il punto
Il sindaco di Cagliari ha fatto il punto sul nuovo sistema. Presenti alla conferenza stampa anche l´assessore comunale all´Igiene del suolo Alessandro Guarracino, il presidente della Commissione all´Ambiente Raffaele Onnis e il dirigente del Servizio comunale Igiene del suolo Roberto Montixi
Tariffazione <i>puntuale </i>rifiuti: Truzzu fa il punto

CAGLIARI - «Se differenzi meglio e produci meno secco, spendi meno». Con questo semplice, ma fondamentale concetto, il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu ha aperto la conferenza stampa convocata nella Sala Consiliare del Palazzo Civico di Via Roma, con l'obiettivo di illustrare i primi dettagli della nuova tariffazione puntuale dei rifiuti. Presenti all'incontro anche l'assessore comunale all'Igiene del suolo Alessandro Guarracino, il presidente della Commissione consiliare all'Innovazione tecnologica, ambiente e politiche del mare Raffaele Onnis e il dirigente del Servizio comunale Igiene del suolo Roberto Montixi. La scelta dell'Amministrazione è stata quella, anche seguendo le indicazioni normative, di abbandonare la Tari per passare alla Tarip, il sistema di tariffazione puntuale che permetterà di adattare il tributo in base ai rifiuti della frazione del secco indifferenziato, prodotti da ogni singola utenza. Il passaggio a un sistema capace di premiare chi differenzia meglio, rappresenterà uno sguardo verso il futuro non solo dal punto di vista del tributo, ma anche ambientale perché, se da una parte gli utenti virtuosi avranno un tangibile riscontro economico, dall'altra a giovarne sarà l'ambiente con la minor produzione di secco e il maggiori riciclo di tutti i materiali che andranno raccolti in maniera separata.

«Oggi – ha proseguito Truzzu – Cagliari è la città con la seconda Tari più alta d'Itaila. Ma già nel 2020 questa è diminuita per il 99percento delle utenze cittadine. Questo percorso di miglioramento della situazione ci ha portato a introdurre il “Tributo puntuale” che, oltre ad essere un obbligo di legge, ci permette di fare un passo avanti. Il concetto fondamentale è che sia un sistema equo, mentre prima era iniquo. Abbiamo deciso di puntare sul numero delle esposizioni del mastello dell'indifferenziato , introducendo il criterio di equità e premiando chi oggi fa bene la raccolta differenziata, producendo meno secco». Sarà sufficiente prestare una maggiore attenzione nel separare i rifiuti che si possono riciclare da quelli che, invece, devono essere inceneriti e tutte le famiglie potranno, riducendo i conferimenti dell'indifferenziato, risparmiare. Come? Il sistema si basa su un minimo di ventisei esposizioni all'anno (una volta ogni due settimane) della frazione del secco e questo darà vita al massimo sconto sul tributo. Proporzionalmente, chi esporrà per un numero maggiore di volte il mastello del secco, vedrà l'ammontare della cifra crescere, fino a un massimo di cinquantadue conferimenti. Gli utenti che raggiungeranno il tetto massimo, pagheranno una Tarip, che sarà molto simile alla precedente Tari, non potendo usufruire di alcuna agevolazione. «Il Tributo – la spiegato il primo cittadino – si basa su una quota fissa, sulla quota servizi e sulla quota produzioni. Quest'ultima è la vera novità che prima non c'era e si basa sul principio della premialità: se riesco ad esporre ogni due settimane il secco, avrò la certezza di risparmiare». Per la quantificazione precisa sarà necessario attendere il primo trimestre della sperimentazione ma, dopo le prime settimane, i dati sono già incoraggianti, tanto che solo il 2,7percento dei conferimenti fatti è stato errato.

«Siamo passati – ha aggiunto Guarracino – da oltre 70mila a meno di 20mila tonnellate di secco prodotte e non è così lontana una ulteriore riduzione. Elevando la differenziata possiamo uscire dalla penalità in cui ci troviamo e farci entrare nella premialità che sarebbe allo stesso tempo un introito per il Comune e un vantaggio per i cittadini. Qualcuno si lamenta per la possibilità di ammassamento dei mastelli soprattutto dove ci sono i condomini, ma questo non esiste e lo abbiamo già appurato nelle prime settimane. Il fattore di contemporaneità è basso e in alcuni palazzi, su oltre venti unità abitative, sono stati esposti sette-otto mastelli singoli». Soddisfatto anche Onnis: «Il sistema tributario riportato sul criterio di equità è fortemente legato all'aspetto ambientale del degrado. E si lega a questo il fatto che molti abbandoni risalgano a chi è in una posizione di difetto e quindi non paga. Abbiamo subito, pertanto, posto in essere fin dal primo giorno delle attività di controllo contro l'evasione. E per noi è fondamentale l'aspetto dell'equità, perché bisogna garantire ai cittadini che debbano pagare in base ai volumi di rifiuti che producono. Questa è una delle poche variabili sulle quali potevamo incidere per correggere un dato che è allarmante: Cagliari ha pagato la Tari più alta d'Italia». «Il controllo – ha concluso Montixi – sarà capillare, perché vogliamo monitorare tutte le situazioni irregolari, concentrandoci non solo sul secco, ma anche sulle altre frazioni, perché vogliamo constatare che la riduzione dell'indifferenziato non sia il risultato di una minore attenzione del conferimento delle altre frazioni. Per ora, le sanzioni saranno limitate, ma vogliamo dare un segnale di attenzione».

Nella foto: Paolo Truzzu e Alessandro Guarracino durante la conferenza stampa
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