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Antonio Burruni 29 gennaio 2008
Calik inquinato Sos alla Regione
Il consigliere regionale algherese Giorico ha inviato una interrogazione urgente agli assessori all’Agricoltura e all’Ambiente della Regione per valutare l’attenzione che la Regione Sardegna sta ponendo sulla situazione dello stagno di Alghero, risorsa per il territorio locale
Calik inquinato Sos alla Regione

ALGHERO – In seguito al recente sopralluogo della Quinta Commissione regionale, il consigliere Pino Giorico ha presentato una interrogazione urgente sul risanamento dello stagno del Calik e sulla valorizzazione ambientale e turistica del compendio lagunare. Come dichiarato dal consigliere regionale, la Commissione, valutando le condizioni di salute dello stagno e l’attività di pesca nel compendio lagunare, ha avuto modo di valutare l’eccezionale importanza, dal punto di vista ambientale, dello stagno e le prospettive di valorizzazione dell’intera area. Purtroppo però, la Regione è in ritardo nel definire iniziative e procedure per favorire la valorizzazione, con un conseguente danno ambientale ed economico. Pino Giorico, nella sua attenta disamina, ricorda come ci sia una nuova attenzione, a livello di Unione europea, per gli stagni ed, in generale, per le zone umide al fine di salvaguardare habitat di particolare pregio ed interesse. Il consigliere, considerato il ruolo del Calik nell’arricchire l’offerta turistica di Alghero e del territorio, prevedendo, una volta bonificato ed attrezzato lo stagno, attività compatibili, anche agonistiche, sullo specchio d’acqua, chiede agli assessori regionali dell’Ambiente e dell’Agricoltura quali progetti siano previsti per la bonifica e la valorizzazione del Calik, per quale motivo i lavori di bonifica, eseguiti dal Consorzio di Bonifica della Nurra cinque anni fa, non siano stati ancora collaudati.

Su questo punto, Giorico si sofferma per sapere se esiste un contenzioso tra Regione e Consorzio di Bonifica sull’esecuzione dei lavori o quale altro motivo abbia indotto la Regione a non collaudare i lavori stessi. Il consigliere algherese interroga la Regione anche sul termine entro il quale verranno eseguiti i collaudi e trasferite alla cooperativa le opere realizzate, se esista un monitoraggio degli scarichi civili o delle attività agricole esistenti in vicinanza dello stagno o lungo i suoi affluenti, fonte di inquinamento dello stagno. Questo punto, si ricollega all’interrogazione comunale presentata nei giorni scorsi dai consiglieri comunali Enrico Daga e Matteo Tedde, che chiedevano lumi all’Amministrazione Comunale, visto che, con l’entrata in funzione del nuovo depuratore di San Marco, le acque reflue andranno a finire nel Rio Filibertu, il corso d’acqua che finisce la sua corsa proprio nello stagno del Calik. Anche per questo, Pino Giorico chiede alla Regione se ritiene utile predisporre un progetto generale, d’intesa col Comune di Alghero, a salvaguardia delle iniziative esistenti e di quelle facilmente realizzabili (dalle passeggiate ecologiche, a punti di ristoro per la degustazione dell’enogastronomia locale, alle attività sportive come il canoismo, a un piccolo museo locale sulle antiche attività e sulla manualità delle popolazioni interessate, con richiamo alla borgata di Fertilia, ai progetti di ripopolamento, alla riforma agraria, e così via) per favorire un ulteriore interesse turistiche di Alghero. In chiusura d’interrogazione, il consigliere sottolinea come, la conclusione dei lavori del Palazzo dei Congressi, sposta verso il Calik attività di interesse che meritano il supporto del territorio e rivendicano maggiore attenzione per il litorale.

Nelle foto lo Stagno del Calich ed il Rio Filibertu ad Alghero
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