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13 settembre 2021
Medici denunciano: Sanità in ginocchio
«Le nostre richieste per anni sono rimaste inevase. Per quanto si potrà continuare così». Le Segreterie delle Organizzazioni sindacali dei medici denunciano lo sfascio a cui va incontro il sistema sanitario locale. Ecco tutte le carenze

ALGHERO - «Le nostre richieste per anni sono rimaste inevase. Per quanto si potrà continuare così» lo domandano con una gran dose di sconforto e rabbia la dr.ssa Myriam Pastorino FP CGIL Medici, dr. Michele Bottaru ANAAO ASSOMED Sardegna e dr. Davide Piredda per FASSID Sardegna, che denunciano, ancora una volta, le gravi criticità e carenze del sistema sanitario locale. «Medicina di Alghero è solo una parte di un problema più ampio della sanità della Provincia di Sassari». «Il degrado e lo sfascio della sanità del Sassarese trova ragioni nelle inadempienze che da decenni le amministrazioni regionali succedutesi hanno perpetuato per tutta la Regione Sardegna, tuttavia, il territorio del Sassarese si trova negli ultimi anni a pagare un prezzo sproporzionato per cause, anche locali, e con aggravi da imputare a incapacità nella programmazione e nella gestione oltreché all’ignavia di quei politici che ora gridano allo scandalo ma che in passato hanno avvallato scelte scellerate con opere ed omissioni» denunciano i medici uniti nelle organizzazioni sindacali, elencando una serie di macroscopici aspetti.
«La mancata costruzione di un ospedale per l’AOU di Sassari rappresenta la più evidente volontà di posporre agli interessi di tutto il territorio interessi non manifesti. Su un aspetto, in questi anni all'insegna dell'emergenza Covid 19, sembrava che i politici e gli amministratori della Sanità esserci accordo: la necessità di un rilancio della medicina territoriale che rendesse gli Ospedali di Primo livello più funzionali ad accogliere la domanda di salute Ospedaliera e permettere così che gli Ospedali “hub” quali le Aziende Ospedaliero Universitarie potessero garantire le cure altamente specialistiche e fornire le prestazioni proprie dei DEA di secondo livello. Appare del tutto evidente che nessuna programmazione in tal senso è stata avviata e che enormi siano la confusione dei compiti dei diversi presidi sanitari e le inadeguatezze del sistema. L'aspetto più triste è il tentativo dopo quasi due anni, di trincerarsi dietro l’emergenza covid ed imputare all’epidemia ancora in corso le cause del disastro che si sarebbe verificato indipendentemente dall'epidemia medesima».
Oggi tutto il sistema sanitario della provincia di Sassari è in ginocchio e anche la ASSL Sassari che nel piano per l’emergenza COVID doveva avere la funzione di supporto all’AOU Sassari oggi in ginocchio: le medicine depauperate di personale, non solo quella del civile di Alghero (oggi 2 medici in servizio in tutto) ma anche le lungodegenze (4 medici a Thiesi e Ittiri chiusa), la medicina di Ozieri (4 medici) ed il reparto Covid al marino (4 medici); le chirurgie ridotte al lumicino (4 medici a Ozieri e 4 ad Alghero); l’endoscopia e l’ortopedia di Alghero che lavorano a singhiozzo; la terapia intensiva chiusa; Il disagio diffuso tra gli operatori sanitari ivi compreso il FF direttore del Presidio dimessosi ripetutamente (dimissioni ritirate anche il mese scorso); Il reparto algherese dedicato ai pazienti covid lavora con personale ridotto ed costretto a supportare i reparti di medicina; Il territorio che langue e a malapena riesce a funzionare per l’abnegazione degli operatori con medici specialisti che vengono spostati senza criterio per sopperire altre carenze di personale.
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