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4 dicembre 2021
Boe offshore al Burantì: opposizione
«Allo stato attuale non pare ipotizzabile sensatamente qualsiasi concessione demaniale marittima a Cala Burantinu di Alghero» la posizione del Gruppo d´Intervento Giuridico che ha fatto formale opposizione e interessato il Ministero

ALGHERO - L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha presentato (3 dicembre 2021) formale opposizione alla Capitaneria di Porto di Porto Torres al rilascio di concessione demaniale marittima cinquantennale per un tratto di mare territoriale di 105 mila metri quadrati davanti al litorale di Cala Burantinu, sulla costa di Alghero.
Sono stati, inoltre, coinvolti il Ministero della Transizione Ecologica, la Regione autonoma della Sardegna e il Comune di Alghero. La società sassarese richiedente Sardinia Sea Power s.r.l. vorrebbe realizzarvi impianti industriali produttivi di energia elettrica dal moto ondoso, dalle correnti marine e a gradiente salino, con laboratorio biologico e di indagini geognostiche, strumentazione di misurazioni marine.
In realtà - ricordano dall'associazione ambientalista - tutti gli “impianti industriali non termici per la produzione di energia, vapore ed acqua calda con potenza complessiva superiore a 1 MW” sono assoggettati alla preventiva e vincolante procedura di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale, ai sensi dell’art. 19 del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i., Allegato IV alla parte II, punto 2, lettera b), per cui sarebbe davvero assurdo vincolare una così ampia estensione di mare territoriale per un così lungo termine temporale (ben 50 anni) in assenza di qualsiasi preventiva valutazione dell’impatto sull’ambiente e conseguentemente di autorizzazione per la realizzazione e la gestione dell’ipotizzato impianto di produzione energetica off shore.
Nella foto: Stefano Deliperi, associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico Odv (GrIG)
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