G.M.Z.
12 marzo 2008
Baratz muore, Morittu corre ai ripari
«Ho attivato tutte le procedure per garantire un intervento straordinario urgente»

ALGHERO - Il Lago di Baratz, l’unico lago naturale d’acqua dolce della Sardegna, è destinato a morire. Le sue acque si ritirano. Diverse le ipotesi. Forte evaporazione (ma solo estiva), eccessivi prelievi diretti, pesanti prelievi sulle falde idriche che alimentano il lago. Forse minore piovosità. I motivi non sono chiari e definiti. La soluzione di emergenza – al di là delle scontate diatribe – può essere una sola: l’immissione di acqua dolce da parte del soggetto gestore locale, il Consorzio di bonifica della Nurra. Il Lago di Baratz è tutelato con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e successive modifiche ed integrazioni), è destinato a riserva naturale regionale (legge regionale n. 31/1989 – allegato A) ed è un sito di importanza comunitaria (“Lago di Baratz – Porto Ferro” – ITB011155”, direttiva n. 92/43/CEE). Devono, quindi, esser mantenute – per obblighi internazionali e comunitari dello Stato italiano e della Regione autonoma della Sardegna – le caratteristiche ecologiche e naturalistiche del sito. Dovrebbe esser gestito attraverso uno specifico piano di gestione ed ogni sua modifica dello stato dei luoghi dovrebbe esser preceduta da una vincolante valutazione di incidenza ambientale. Tuttavia di tali disposizioni sono le prime destinatarie le amministrazioni pubbliche, in primo luogo i Comuni territorialmente competenti. Sassari prima e Alghero poi. Dall’assessore regionale all’Ambiente Ciccitto Morittu, intervenuto a Linea Diretta con la Regione, il programma radiofonico settimanale di Radio Onda Stereo, la piena disponibilità ad intervenire con estrema urgenza. «Ho attivato tutte le procedure per garantire un intervento straordinario urgente – ha dichiarato l’assessore – nella speranza di trovare subito una soluzione». Dalle associazioni ambientaliste Gruppo d'Intervento Giuridico e Amici della terra intanto, alcuni suggerimenti. La verificato di che cosa è accaduto quando – una decina di anni or sono – è stato bonificato il Lago dai residuati bellici dragandone il fondo; la verifica degli effetti prelievi idrici per fini industriali nella zona di Porto Torres (ben maggiori di quelli delle piccole aziende agricole della Nurra), la cui falda appare in comunicazione con quella del Baratz; la verifica dei notevoli prelievi idrici negli anni scorsi direttamente dal Baratz per irrigare ampie zone agricole oggetto di riforma agraria; una verifica della rete irrigua del Consorzio di bonifica della Nurra.
Nella foto il Lago di Baratz
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