Si attendono i risultati delle analisi delle acque effettuate dai tecnici dell’arpas che hanno risposto alla richiesta d’intervento sul sospetto bloom algale verificatosi due settimane fa nella laguna del calich
ALGHERO - E’ stato tempestivo l’intervento del dipartimento di Sassari dell’ARPAS, Agenzia Regionale di Protezione ambientale in seguito alle
segnalazioni del presidente del Parco Regionale di Porto Conte Antonello Usai in merito ad un sospetto bloom algale verificatosi qualche settimana fa nella laguna del Calich. I tecnici dell’organo regionale di protezione ambientale hanno effettuato un sopraluogo all’imboccatura del rio Fangal/Calvia giovedì scorso accompagnati da un tecnico del Parco e due agenti della locale stazione del Corpo Forestale. Sono stati eseguiti dei prelievi d’acqua in vari punti della foce del piccolo fiume ed anche sul Rio Barca. Saranno quindi eseguite nei prossimi giorni analisi chimiche, microbiologiche e del fitoplancton. «Attendiamo ora i risultati-ha riferito il presidente Usai ringraziando l’Arpas per l’immediato intervento-e confidiamo che si sia trattato solo di un episodio puntiforme dovuto ad un aumento delle temperature. Appare comunque chiaro che la laguna è in stato di forte stress e i segni di una conclamata eutrofizzazione delle acque sono presenti. Nel rispetto delle sue finalità dunque l’Ente Parco vigilerà affinché la laguna possa continua a vivere e produrre economia». Il numero uno di Casa Gioiosa inoltre fa sapere che a breve partirà uno biomonitoraggio ad ampio raggio a cura del Dipartimento di Botanica ed Ecologia vegetale dell’Università degli Studi di Sassari diretto dal prof. Nicola Sechi ecologo e uno dei maggiori esperti accademici di sistemi lagunari. Tutto nella prospettiva di predisporre un piano di sviluppo e corretto utilizzo del sistema lagunare del Calich. «Possedere un stagno retrodunale a pochi passi della città rappresenta un valore aggiunto per l’economia locale-ha concluso il presidente Usai-ragion per cui va tutelato e valorizzato. Non dimentichiamo inoltre che lo specchio d’acqua del Calich è oltrechè inserito nel territorio del parco anche una Zps, ossia una zona di protezione speciale di salvaguardia come sito di nidificazione e sosta di diverse specie di avifauna molte delle quali oggi non ci sono più».
Nella foto il "Bloom algale" nel Calich