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S.A. 1 marzo 2023
Comandini segretario con riserva, si conta ancora
Comandini ha superato lo sfidante Giuseppe Meloni nonostante quest´ultimo avesse ottenuto oltre tremila voti in più alle urne. Ma l'esito non sarebbe ancora quello definitivo alla luce di alcuni passaggi da fare
Comandini segretario con riserva, si conta ancora

CAGLIARI - Piero Comandini è il nuovo segretario sardo del Pd ma con riserva. Ci sono ancora dei dubbi dopo il verdetto espresso ieri in tarda serata dopo il controverso spoglio delle quattro urne sigillate provenienti da due sezioni di Quartu Sant'Elena, sospeso da domenica per un presunto inquinamento del voto da parte di esponenti del centrodestra. Secondo una prima stima Comandini avrebbe superato lo sfidante Giuseppe Meloni nonostante quest'ultimo avesse ottenuto oltre tremila voti in più alle urne. A far prevalere il primo sarebbero due delegati in più all'assemblea regionale: su 130 componenti, infatti, 66 sono per Comandini e 64 per Meloni con uno scarto di due soli rappresentanti.

Tuttavia, mancano ancora dei passaggi prima di poter ufficializzare l'elezione del nuovo leader del Pd sardo, che potrebbe avvenire non prima di qualche giorno. Anche perché il risultato definitivo potrebbe non essere scontato. Oggi in serata si riuniranno di nuovo i 14 componenti della commissione regionale per il congresso per procedere alla verifica di tutti i verbali e al riconteggio dei voti, poi si attribuiranno i seggi sulla base delle percentuali finali. Ciò significa che è possibile, anche se al momento poco probabile, un ribaltamento anche alla luce di alcuni errori materiali e incongruenze tra schede e verbali riscontrate ieri e che si potrebbero verificare anche in altri territori dell'Isola.

Nel computo finale - 18mila per Meloni e 15mila per Comandini - i numeri assoluti sono tutti per l'esponente gallurese, ma il regolamento delle primarie sarde, diversamente dalle altre regioni italiane, prevede che l'elezione del segretario avvenga attraverso il numero dei componenti dell'assemblea regionale che ciascuno riesce a 'piazzare' e non sulla base del totale delle preferenze ottenute. In questo caso i seggi totali attribuiti a Comandini nel cagliaritano sarebbero 29 e 15 per Meloni. Il risultato totale della Sardegna arriverebbe così a 66 (su 130 componenti totali) per Comandini, solo due in più dello sfidante che si fermerebbe a 64.

Seggi che non bastano a Meloni per diventare segretario, ma se i riconteggi ne spostassero anche solo uno, a parità dei delegati conta il numero dei voti e Meloni è sopra di oltre tremila preferenze del popolo delle primarie aperte. Il candidato cagliaritano, consigliere regionale, è espressione di Sardegna Futura, che tra gli altri esponenti di spicco ha Gavino Manca, dell'ala sinistra del partito, guidata dalla sassarese Maria Francesca Fantato, e i soriani. Giuseppe Meloni, gallurese, anche lui consigliere regionale, aveva invece l'appoggio dell'area riformista dei dem, da Antonello Cabras a Gianfranco Ganau. Entrambi i candidati avevano sostenuto alle primarie nazionali Stefano Bonaccini.

Prima pubblicazione alle 9.08



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