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Red
5 maggio 2008
Porto Conte, sos Anchusa sardoa
È una specie considerata prioritaria per la conservazione della biodiversità ma ha subito una drastica riduzione della popolazione. Il presidente del Parco di Porto Conte Usai convoca un urgente conferenza di servizi

ALGHERO - Si chiama Anchusa sardoa ed è una piccola piantina erbacea perenne a molti sconosciuta, ma che vive esclusivamente nella baia di Porto Conte precisamente nella porzione retrodunale della lunga spiaggia di Mugoni. È una specie considerata prioritaria per la conservazione della biodiversità. Gli ultimi monitoraggi effettuati dal Dipartimento di Botanica ed Ecologia vegetale dell’Università di Sassari hanno delineato un quadro preoccupante riguardo la consistenza della popolazione di individui. «In un anno-spiega il ricercatore universitario Emmanuele Farris- la specie ha perso circa 1/3 degli individui adulti rispetto all'anno precedente ed il totale è nuovamente sceso sotto le 1000 unità, dopo 2 anni in cui si era attestato intorno ai 1500 esemplari. Tutto ciò è molto grave». La ragione di tale diradamento sarebbe imputabile ad una pulizia delle sterpaglie della zona un po’ troppo robusta e probabilmente effettuata senza conoscere l’importanza strategica della minuscola piantina che potrebbe essere ritenuta il vero simbolo del Parco di Porto Conte trovandosi il 100% della popolazione mondiale soltanto a Mugoni. Della drastica riduzione della popolazione di Anchusa sardoa è stato informato il Parco Regionale di Porto Conte che sta già predisponendo un piano d’azione per scongiurare un ulteriore riduzione della popolazione di Anchusa. «Eravamo già stati informati dal dott. Farris del problema-spiega il presidente del Parco Antonello Usai-ma ora i dati del monitoraggio annuale hanno messo in luce un quadro preoccupante che ora va affrontato. Stiamo perciò organizzando per i prossimi giorni un urgente conferenza di servizi con le istituzioni competenti nella specifica zona per studiare possibili interventi di tutela». Ma il presidente Usai è convinto che probabilmente il decespugliamento effettuato è avvenuto senza sapere ciò che si stava estirpando o meglio dell’importanza della minuscola piantina a molti sconosciuta. Ragion per cui, immediatamente dopo la conferenza di servizi, verrà organizzato anche un incontro con gli operatori balneari, albergatori e tutti coloro che operano sulla zona di Mugoni per illustrare l’importanza della piccola piantina e la necessità ed opportunità di preservarla. «Non dimentichiamo-conclude il presidente Usai-che Anchusa sardoa potrebbe assumere una rilevanza anche dal punto di vista turistico costituendo un valore aggiunto per le imprese che operano all’interno del parco». Conoscere dunque per preservare, ma anche per mantenere inalterati habitat e specie che oltre che essere di importanza prioritaria possono contribuire a dare un ulteriore ricchezza all’indotto economico turistico. Da segnalare inoltre che Anchusa sardoa rappresenta peraltro una sottospecie dell’endemica Anchusa crispa. Una specie inserita nell’Allegato II della Direttiva “Habitat” (43/92/CEE). Nel Parco di Porto Conte quest’ultima si trova esclusivamente nella spiaggia di Porticciolo, dove vive una delle popolazioni più numerose della Sardegna, che costituisce il limite meridionale dell’areale mondiale della specie ed è quindi meritevole di protezione e tutela.
Nella foto un esemplare di Anchusa sardoa
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