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Red 10 maggio 2008
Sfida di Legambiente: Ridurre i rifiuti
La raccolta diffirenziata raggiunge risultati significativi ma Alghero rimane sporca, e all´orizzonde c´è l´estate. Legambiente propone di ridurre drasticamente la produzione di rifiuti
Sfida di Legambiente: Ridurre i rifiuti

ALGHERO - La raccolta differenziata dei rifiuti ha raggiunto ad Alghero significativi risultati, i cittadini hanno risposto bene. Il disastro di Napoli che tende ad estendersi a molti altre città è una sorta di spot inquietante e incentivante. Eppure la pulizia della città appare ancora problematica e viene da pensare a cosa sarà con l’incremento dei rifiuti estivi. «Occorre affrontare il problema a monte - dichiarano dalla sezione algherese di Legambiente - dalla riduzione della produzione stessa dei rifiuti. L’obiettivo è ambizioso, perché ridurre il volume dei rifiuti significa nel contempo risparmio di energia e di anidride carbonica nell’aria». Ridurre i rifiuti è la nuova campagna della Legambiente e sono già centinaia le città che hanno aderito con risultati significativi. Ad Alghero si è fatta finora una buona azione di sensibilizzazione nelle scuole. «Ma oggi più che i bambini occorre sensibilizzare i grandi produttori di rifiuti che sono soprattutto i commercianti e gli istituti pubblici - dichiara Luciano Deriu - le pubbliche amministrazioni possono dare l’esempio adottando i cosiddetti “acquisti verdi”, che non vuole dire solo carta riciclata, ma gare d’appalto che privilegiano prodotti riciclabili e no pakaging». Così è previsto nelle normative nazionali e comunitarie ed è in arrivo un provvedimento regionale. «Molto si può fare nella ristorazione collettiva di ospedali, scuole, case di riposo, aziende pubbliche privilegiando la cosiddetta “filiera corta” che avvantaggia i prodotti più vicini risparmiatori di energia e di imballaggi, che costituiscono il 40 per cento dei rifiuti. La grande distribuzione commerciale ha grandi responsabilità nella abnorme produzione dei rifiuti. Continua a invadere la città di pacchi di volantini (carta non riciclata) e di sacchetti di plastica (600 anni per decomporsi) inaccettabili per la nuova sensibilità ambientale». Eppure perfino nella vicina Sassari alcuni centri commerciali hanno iniziato: sono comparsi i sacchetti ecologici e i dispenser di prodotti sfusi (dai fagioli ai cereali, ai detersivi) privi di imballaggio, che costano fino al quaranta per cento in meno. In tema di prevenzione e riduzione la nostra città rimane all’anno zero. Altrove in alcuni centri commerciali, in collaborazione con i Comuni, si distribuisce l’”acqua del sindaco” (microfiltrata) in contenitori a rendere che eliminano le bottiglie di plastica (1.000 anni per decomporsi) e riducono drasticamente il prezzo dell’acqua. «La sfida alla “mondezza” è impegnativa e occorre che ognuno faccia la sua parte. Cittadini responsabili, ma anche istituzioni che danno l’esempio e negozi sostenibili. La Legambiente farà la sua parte», conclude Deriu.

Nella foto rifiuti in via Roma ad Alghero
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