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8 novembre 2023
Liberu spacca sulla Todde e lascia il campo largo
«Todde scelta a Roma da mesi, non c’è stato confronto. La riunione di ieri non è stata altro che un ipocrita tentativo di fare ratificare alle sigle del tavolo la candidata già decisa»

CAGLIARI - «Giovedì non parteciperemo al tavolo, avendo preso atto della volontà dei partiti che hanno deciso la candidatura di Alessandra Todde, di sottrarsi a un confronto democratico con tutti gli altri candidati proposti nel tavolo. Un confronto che era necessario per comprendere le idee, i programmi e la visione di Sardegna portata da ognuno di loro. Un confronto che avrebbe portato l’elettorato della sinistra sarda ad essere esso stesso partecipe della scelta del candidato/a migliore». Dopo la benedizione della Todde, Liberu sceglie ufficialmente di abbandonare il tavolo del campo largo.
«La riunione di ieri - si legge nella nota - non è stata altro che un ipocrita tentativo di fare ratificare alle sigle del tavolo la candidata già decisa mesi fa in altre sedi. Le sigle, questa volta, sono state contate come corrispondenti a partiti. Anche se tutti sanno che quelle realmente corrispondenti a partiti, e capaci di fare liste, sono ben poche. Così è stato fatto credere che la candidatura della Todde, anziché romanamente stabilita - proseguono gli indipendentisti di Liberu - fosse decisa democraticamente qui in Sardegna dalle sigle del tavolo».
«Il nostro lavoro per le elezioni Regionali, determinato come sempre, proseguirà per riuscire a portare nel parlamento dei sardi la voce dell’indipendentismo sardo, della sinistra più genuina, della militanza per l’ambiente, del femminismo non strumentale, della salvaguardia dei diritti nazionali e sociali del popolo sardo» chiude la nota diffusa da Giulia Lai per Liberu.
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