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16 luglio 2008
Tecnostressati, 100 giornate per disintossicarsi
Assodigitale e Viadeo in campo contro la dipendenza da telefonino, computer e la dotazione hi-tech che ci riempie la vita. La ricetta? Gite in montagna, meditazione, aperitivi relax con massaggi shiatsu e yoga, tecniche di respirazione, e coccoloterapia in acqua termale

ALGHERO - Cento giorni per disintossicarsi dallo stress dell'hi-tech, lontani da telefonini, notebook, i-pod, i-phone e tutto ciò a cui nessuno rinuncia più nella vita di tutti i giorni. Con una ricetta a base di running, gite in montagna, meditazione, aperitivi relax con massaggi shiatsu e yoga gratis, giornate di formazione, tecniche di respirazione, e coccoloterapia in acqua termale. E' la proposta della 1° edizione di “NoTecnostresDays: 100 giornate di prevenzione in tutta Italia”, con iniziative benessere e serate di formazione in programma dal 20 luglio al 28 ottobre. Gli eventi si terranno prevalentemente tra Roma e Milano, le città più “tecnostressate”, in collaborazione con Assodigitale e Viadeo, il network dei professionisti in rete sponsor della manifestazione. «L’esposizione costante ed “always on” a flussi informativi costanti tipici della rete internet con il conseguente sovraccarico informativo mettono a dura prova la nostra stabilità emotiva e psicologica – spiega Michele Ficara, presidente di Assodigitale – dunque è necessario sostenere la prevenzione e difendere il manager dal tecno stress che provocando ansia da connessione mina alla base la capacità produttiva dell’impresa digitale». «C’è molta gente che soffre di tecnostress – spiega Enzo Di Frenna, presidente di Netdipendenza Onlus, la prima associazione no-profit per la prevenzione delle videodipendenze e sindromi correlate – ma faticano ad ammetterlo. L’ultimo rapporto Ocse sull’occupazione ha rivelato che un lavoratore su dieci ritiene di avere problemi di salute mentale legati al lavoro. Si parla apertamente di stress, insonnia, crisi d’ansia: sintomi tipici del tecnostress. E proprio dalla tecnologia può arrivare la cura: la funzione del social network è infatti quella di mettere in contatto tra loro i tecnostressati, che possono organizzare eventi benessere e “disintossicarsi” dall’eccesso di tecnologia».
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