Per la Florgarden significherebbe la terza finale scudetto consecutiva, un traguardo importantissimo che la consacrerebbe comunque ai vertici della pallamano femminile nazionale. La sconfitta in gara 2 a Dossobuono ha rappresentato un passo indietro rispetto alle ultime convincenti gare delle bianco-azzurre, ma ha dimostrato che la squadra sul piano collettivo c´è e se tutte le giocatrici si esprimono ad alti livelli, come è nelle loro potenzialità, la Florgarden puo raggiungere la finale. Di sicuro non sarà una passeggiata sia per il valore dell´avversaria, sia perché a questo punto della stagione conta la condizione psico-fisica e anche il Dossobuono ha dimostrato di essere tornata su ottimi livelli. L´ennesima sosta ha consentito a Luigi Passino di recuperare tutte le acciaccate e presumibilmente la squadra sarà al completo, così come Coiocaru, il nuovo allenatore delle venete, potrà recuperare la Manea protagonista di un´ottima partita in gara 1.
Luana Pistelli e compagne sanno bene che per vincere devono essere reattive per tutti i 60 minuti, eliminando quei cali che in altre partite sono costati cari e sanno bene che devono dimostrare a se stesse ed al pubblico che la voglia di vincere è rimasta immutata.
L´allenatore non si lascia andare a facili entusiasmi e glissa sulle valutazioni delle singole, ritornando puntigliosamente alle valutazioni sul collettivo, unica vera arma per domare il temibile avversario di sabato. Oltre gli schemi provati e riprovati per tutta la settimana, infatti il coach ha lavorato molto sugli aspetti psicologici di questa delicata gara e si aspetta di vedere la Florgarden dello scorso anno, reattiva e concentrata, in grado di difendere forte e di superare con agilità la difesa schierata.
Se è vero che la vera forza della Florgarden è nel collettivo, è altrettanto vero comunque che è fondamentale l´apporto di ogni singola giocatrice chiamata in campo: ciascuna deve essere consapevole che può, col suo talento, dare una svolta alla partita, risultando determinante per il passaggio alla finale. Ne costituiscono un chiaro esempio la monumentale partita di Dorota Glyszczynska in gara 1, la superlativa performance di Anna Sias (sempre in gara 1) e di Tonia Cucca nella pur sfortunata gara 2. Ma in casa Florgarden tutte le giocatrici, e non solo la "marziana" Luana Pistelli, hanno nel loro DNA le armi tecniche ed agonistiche per risultare determinanti: ciascuna di loro può, nel collettivo, essere la chiave di volta dell´incontro. Puo essere Vanessa Filipponi o Valeria Muretto, piuttosto che Kafa Patru o Tina Stamatovic. Ma possono essere Adelasia Divona, garanzia e sicurezza in porta, il capitano Tiziana Russo, Claudia Russu, Chiara Caforio che hanno sempre risposto puntualmente alle chiamate. Può essere Laura Profili che, a parte acciacchi e infortuni che hanno travagliato la sua stagione, potrebbe finalmente esprimere a pieno il suo innato talento e le sue grandissime doti tecniche ed agonistiche.
Un capitolo a parte merita il pubblico di Sassari. Naturalmente giocare in casa costituisce un indiscutibile vantaggio per la Flo che puo contare su migliaia di supporters. Più che in altre circostanze infatti sabato prossimo gli appassionati devono accorrere al PalaSantoru per sostenere le loro beniamine facendo sentire loro tutto il calore e la spinta che servono per far volare la squadra.