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Galtellì celebra Grazia Deledda
Alle porte il centenario del Nobel: Galtellì celebra Grazia Deledda tra letteratura, arte e memoria. Un lavoro paziente e continuo che oggi grazie al Club Jane Austen Sardegna, costruisce lettori, non solo premi

NUORO - Come canne al vento che si piegano ma non si spezzano, così la voce di Grazia Deledda attraversa un secolo intero, giungendo a noi intatta. Ed è a questa voce che Galtellì rende omaggio con la seconda parte del Premio Letterario Internazionale "Canne al vento", il primo riconoscimento letterario internazionale della Sardegna.
Nato nel 2015 per volontà del Comune di Galtellì, il Premio ha scelto di non limitarsi alla competizione letteraria. Coinvolge le biblioteche di Dorgali, Galtellì e Oliena con laboratori di lettura dedicati all'opera della Deledda, e porta nelle scuole di Galtellì percorsi di educazione alla lettura che vanno dall'infanzia alla secondaria di primo grado. Un lavoro paziente e continuo che oggi grazie al Club Jane Austen Sardegna, costruisce lettori, non solo premi. Il 5 novembre alle 18.30, nella Biblioteca comunale di Galtellì, Angelica Grivel Serra presenta L'anello debole (Harper Collins). A dialogare con lei ci sarà Giuditta Sireus, per parlare di fragilità, forza e personaggi femminili.
Il 20 novembre, stessa ora, stessa biblioteca, arriva Bibbiana Cau con La levatrice (Nord). Carlotta Lucato condurrà la conversazione su figure di donne custodi di vita e saperi, quelle che Grazia Deledda conosceva bene e ha raccontato con rispetto. Il 5 dicembre, alle 19.15, chiude Antonio Boggio con Assassinio all'isola di San Pietro (Mondadori). Graziella Monni lo accompagnerà in un dialogo tra noir e quella capacità di guardare dentro i segreti delle comunità che la Deledda ha fatto diventare letteratura.
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