G. C. (as)
9 giugno 2004
Finanziamento di 5 miliardi di lire per il complesso Santa Chiara
Oggi alle 13,00 il sindaco Tedde ha siglato a Cagliari un importante atto relativo al futuro del complesso Santa Chiara, nell’ambito dell’accordo di programma sui Piani Integrati d’Area

Negli uffici dell’Assessorato regionale della Programmazione, alla presenza del presidente della Giunta Italo Masala e dell’Assessore Ugo Cappellacci, il sindaco ha sottoscritto l’accordo relativo alla rimodulazione dei Piani che destinano ad Alghero la somma di 2.500.000 euro per l’operazione di restauro del complesso Santa Chiara. La soluzione dell’accordo di Programma si preannuncia dunque fondamentale per il futuro del complesso, perché rappresenta un importante tassello per la copertura del fabbisogno finanziario del progetto di riqualificazione approvato dall’Amministrazione con una delibera di giunta dell’agosto 2002 . Il progetto complessivo di restauro dell’area ex ospedale prevede il reperimento di 9 milioni di euro, per la cui copertura l’Amministrazione si sta movendo su più fronti. Al finanziamento dei Pia si aggiunge quello di 1.100.000 euro di provenienza Por Sardegna e una richiesta di contributo regionale appositamente inoltrata dall’Amministrazione. Per il completamento del reperimento delle risorse finanziarie si sta attuando tuttavia un’azione che riguarda il canale statale del 8 per mille proveniente dal Ministero degli Interni. La conferma di questa decisiva apertura verso la fonte di finanziamento del governo centrale è arrivata nei giorni scorsi proprio dal Ministro dell’Interno Beppe Pisanu, in visita ad Alghero dal sindaco Tedde. Il primo cittadino ha ricevuto la piena disponibilità da parte del rappresentante del Governo ad impegnarsi per reperire il finanziamento occorrente per completare l’intera operazione. Intanto, però, l’Amministrazione è in grado di procedere ad un primo lotto funzionale del programma di intervento, relativo ad una parte del complesso costituita dall’ex convento ed ex Chiesa Santa Chiara. La sigla dell’accordo di programma permette infatti di procedere all’attuazione del restauro della parte della Chiesa dell’intera area. L’intervento costituisce notevole importanza in quanto è rivolto al restauro dello stesso edificio di culto e del complesso delle Isabelline, il tutto finalizzato ad un uso culturale. In questi fabbricati sorgerà una biblioteca ed un centro di documentazione, al servizio non solo degli studenti della facoltà di Architettura che troverà spazio nel caseggiato attiguo del vecchio ospedale, ma anche della popolazione residente e degli operatori culturali.
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