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A.B.
15 novembre 2008
Si chiude l’European Jazz Expò
Appuntamenti all’ex Vetreria di Pirri, al Palazzo dei Congressi, alle sale Blu e Rossa, al Jazzino ed al Piazzale dell’Arena

CAGLIARI – Si chiude domenica 16 novembre, l’“European Jazz Expo”. Si comincia alle ore 11, in Fiera, al Palazzo dei Congressi, con una tavola rotonda dal titolo “Per la Musica a scuola”, con la partecipazione di esperti provenienti da tutte le parti del mondo. Si discuterà sulla problematica della diffusione della cultura musicale nella scuola con esperti, Istituzioni, addetti ai lavori e pubblico.
Saranno presenti Luciano Marrocu, assessore alla Cultura della Provincia di Cagliari, insieme ad alcuni operatori del settore di rilievo internazionale tra i quali: Alberto Ciacca, direttore della programmazione al “Lincoln Center” di New York; Bruno Messina, professore di etnomusicologia al Conservatorio di Parigi “Aida-Agence Iséroise de Diffusion Artistique”; Alessandra Seggi, docente di didattica al Conservatorio di Musica “G.Pierluigi da Palestrina” di Cagliari; Ignazio Perra, esperto sulle problematiche formative; Roberta Gambarini, compositrice, docente e cantante jazz; Claudio Formisano, vicepresidente nazionale di “Disma Musica”; Salvatore Corazza, musicista e insegnante di musica. Prevista la presentazione del progetto “Promenade”, la costituzione di un’orchestra giovanile sarda diretta da Dick Halligan; e gli organizzatori dell’Eje. Introduce e coordina il dibattito Pasquale Mascia, direttore artistico di “Calagonone Jazz”.
Alle ore 11,30, l’Expo si trasferisce temporaneamente alla Ex Vetreria di Pirri per presentare in anteprima all’Eje 2008 il progetto teatrale “Hamlet Revolution” - Musical Drama nelle strade di Bologna 77. Una co-produzione di “Cada Die Teatro” e del “Festival Internazionale Jazz in Sardegna”. Un musical drama di e con il regista, attore ed autore di teatro Giancarlo Biffi. Intreccio di finzione e fatti veramente accaduti in quei spasmodici giorni del 1977. Musiche e canzoni di e con Giampy Guttuso (voce, elettronica), Luca Fadda (tromba, elettronica), Giovanni Schirru (disegno e luci), Emiliano Biffi (tecnico del suono), con la preziosa collaborazione di Mauro Mou.
Alle ore 17, al Piazzale dell’Arena, “Zapping tra Frank Zappa e Thelonious Monk” di Furio Di Castri. Un omaggio straordinario a due geni della contemporaneità: Frank Zappa e Thelonius Monk. Con Furio al contrabbasso e sampling, anche Eric Vloeimans alla tromba, Mauro Negri al sax alto, Rita Marcotulli al pianoforte, Joel Allouche alla batteria e Bebo Ferra alla chitarra.
Alle ore 18, altra interessante collaborazione nel trio “Special Project” con Marco Zurzolo, Archie Sheep il sassofonista statunitense, riferimento del jazz che ha incantato le platee di tutto il mondo, e Don Moye, a cui partecipano “Pomigliano Jazz Festival” e “Jazz in Sardegna”. Contaminazione delle melodie partenopee con il blues ed il jazz di due leggende viventi del jazz. Al trombone Alessandro Tedesco, Aldo Vigorito al contrabbasso ed Alain Jean-Marie al pianoforte.
In contemporanea, nel Village-Padiglione I, spazio agli “GnuQuartet”. La giovane formazione genovese trascinerà il pubblico in una scorribanda nella musica italiana da Martino a Tenco, da De Andrè a Zero sino ai Beatles, che mescola generi e suggestioni dal jazz al rock. Stefano Cabrera (violoncello), Raffaele Rebaudengo (viola), Francesca Rapetti (flauto) e Roberto Izzo (violino).
Nella serata, spazio alle “Intercettazioni d’artista”, con le conversazioni tra il comico, attore e musicista Pier Francesco Loche, i musicisti dell’Expo ed ospiti a sorpresa, nell’angolo del Jazzino allestito nel Padiglione I da “Sardinia Media Factory”.
Alle ore 19, nella Sala Blu-Padiglione D, ritorna dopo due anni il galiziano Antonio Placer, con la nuova produzione originale “Atlantiterraneo”, prodotto da “Sardmusic”, in collaborazione con Jazz in Sardegna ed “Alma Musique” di Grenoble. Le influenze, l’amore e la passione di Placer per la cultura del mondo, si ritrovano oggi unite intrinsecamente in questa opera intensa, galiziana e universale al contempo. Nel progetto con Antonio Placer alla voce, composizione e direzione musicale, anche Jean-Francois Baëz (accordeon), Jean-Marie Machado (piano), Stracho Temelkovski (basso, viola caipira, mandola, percussioni), Andrea Ruggeri (batteria e percussioni latine).
Alla stessa ora, dai paesaggi incantati dei fiordi norvegesi, il grande ritorno all’Eje di Arve Henriksen e Jan Bang, i due musicisti tra i più apprezzati nella nuova scena del jazz europeo che in questi anni collaborato con le migliori produzioni della “Ecm” ed artisti del calibro di Anders Jormin, Edward Vesala Jon Christensen, Petter Molvaer, Misha Alperin. L’appuntamento è nella Sala Rossa-Padiglione G.
Sempre alle 19, al Padiglione del Jazzino, arriva la “Musica Ex Machina”. Musica strumentale per una “perfetta macchina da musica” i cui riferimenti storici dei musicisti traggono ispirazione dallo swing americano degli Anni Quaranta, dalle orchestre di ottoni balcaniche, o dalle orchestre di liscio, e che oggi si ispirano alle miscellanee di jazz, funky, salsa. Guido Coraddu (pianoforte), Francesco Bachis (tromba e flicorno), Mauro Sanna (basso elettrico) e Simone Sedda (batteria).
Alle ore 20, un trio straordinario (Hilario Duràn al piano, Roberto Occhipinti al basso e Mark Kelso alla batteria) guidato da uno dei pianisti originario de La Havana più espressivi del repertorio classico cubano e latin-jazz. Un trio esplosivo contemporaneo che elabora un travolgente mix delle influenze afrocubane con escursioni nel familiare mambo e cha-cha-cha.
In contemporanea, l’“Orrin Evans Trio” con il pianista tra i più interessanti giovani della scena del jazz americano. Nativo di Philadelphia, ha nel suo dna il suono della città che diede i natali, a John Coltrane, Kenny Barron, Percy Heath e tanti altri storici artisti della scena afroamericana. Arriva per la prima volta all’Eje con un concerto di alti contenuti ritmici e melodie ricche di swing, insieme a Eric Revis al contrabbasso e Donald Edwars alla batteria.
Alle ore 20,30, Francesco Saiu, chitarrista, ricercatore e compositore sardo-bresciano arriva all’Expo con “Nasciri”, un progetto intimista ma aperto al pensiero compositivo del suo quartetto, con Stefano Battaglia al pianoforte, Giulio Corini al contrabbasso e l’inseparabile fratello Fabrizio Saiu alla batteria.
Alle ore 21, ancora per la sezione importante delle produzioni originali di Sardmusic e Jazz in Sardegna l’inedito progetto live e discografico “Ferra vs Ferra” di Bebo e Massimo Ferra. Dopo vent’anni di lontananza artistica e geografica i due fratelli, punti di riferimento per la chitarra jazz in Sardegna dai primi Anni Ottanta, rimettono insieme i “Ferri” del mestiere per realizzare un progetto discografico raccolti in un’atmosfera molto “familiare”, a Cagliari.
In contemporanea, Anke Helfrich la straordinaria pianista e compositrice di talento considerata una delle più brillanti giovani stelle della scena jazz europea. All’European Jazz Expo arriva con un trio formidabile dall’indiscusso talento insieme a Martin Gjakonosvki al basso e il bosniaco Dejan Terzic alla batteria. Jazz contemporaneo, note swing, groovy e funky, intime ballate.
Alle ore 21,30, “Alta Madera” con Gabriele Mirabassi. Il trio di corde più interessante e originale del latin-jazz in Italia, con Ruben Chaviano al violino, Mino Cavallo alle chitarre e Filippo Pedol al contrabbasso, e guest, Gabriele Mirabassi al clarinetto. Un concerto memorabile per l’Eje, in cui Mirabassi si integra perfettamente al trio, producendosi in numerosi e notevolissimi assoli.
Alle ore 22, l’ultimo concerto di Antonello Salis, a cui l’Expo ha dedicato questa edizione del Festival. Uniti già da tempo nel trio “Paf” al quale partecipa anche Paolo Fresu, Antonello Salis e Furio di Castri i due decidono di celebrare la vita dei musicisti tra brindisi e calici di buon vino, rivisitando arie di opere famose, arrangiandole in chiave jazz. Sul palco anche Mauro Negri (clarinetto, alto sax), Mauro Ottolini (tuba, bombardino, trombone) e Michele Rabbia (percussioni).
Alla stessa ora, dallo swing al samba con i “Sunflower Quartet”, la band cagliaritana prodotta da “S’ardmusic” per inaugurare la nuova collana discografica “S’ardIcity” dedicata alla musica “urbana” dell’Isola. Un repertorio di brani inediti scritti da Francesca Corrias (voce, testi e flauto), Sandro Mura (piano), Filippo Mundula (contrabbasso) e Pierpaolo Frailis (batteria).
Alle ore 22,30, ultimo appuntamento del Jazzino con Alberto Sanna, il grande ed eclettico musicista-autore isolano che in questa nuova produzione della neonata collana “S’ardIcity” per l’etichetta “S’ardmusic”, canta, suona, inedite canzoni sanguigne, come il bluerock profondo delle sue note acustiche ed elettriche, specchio autentico delle sue genuine radici “afro-cagliaritane”. Con lui anche Silvano Lobina al basso, Paco Martucci, alle chitarre, e Daniele Cossu alla batteria.
Alle ore 23, spazio all’“Antonio Ciacca Trio” con la special guest John Nugent, al sax tenore. Pianista e direttore della programmazione al “Jazz at Lincoln Center”, Ciacca, nato in Germania, a Wuppertal, nel 1969, da genitori italiani, si esibisce regolarmente come leader nei club newyorkesi e nei festival di tutto il mondo. Antonio Ciacca (leader e piano), Nicola Muresu (contrabbasso) e Nicola Angelucci (batteria).
Alla stessa ora, Yaron Herman, giovane talento israeliano con il suo trio nel progetto “A time for everything”. Ben sostenuto da Matt Brewer al contrabbasso e da Gerald Cleaver alla batteria, la musica di A Time for Everything dell’ultimo disco e progetto dal vivo, si inserisce a pieno titolo in un filone che muove dalla tradizione del piano per innestarvi modalità ritmico espressive più vicine al rock e alla popular music.
Alle ore 23,30, si esibirà il “James Taylor Quartet”, il mitico gruppo acid jazz e funk britannico. Il celebre leader hammondista, James Taylor, arriva all’Eje con una formazione di sette elementi: James Taylor (Hammond organ, fender rhodes, clavinet, moog), Andrew McKinney (basso), Adam Betts (batteria), Christopher Montagne (chitarra), Yvonne Yanney (voce), Robert Townsend (sax e flauto) e Scott Thompson (tromba). Soul, funk, jazz, spy movies, guidate dal suono inconfondibile e splendido dell’Hammond di Taylor.
Nella foto: Archie Shepp
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